Silandro, violate le prescrizioni: armi lasciate incustodite

La polizia di stato sequestra un arsenale e denuncia un uomo di silandro

Nella giornata di ieri la Polizia di Stato ha proceduto al sequestro amministrativo di numerose armi e munizioni detenute da una famiglia di Silandro.
Nello specifico gli Agenti dei Commissariati di Pubblica Sicurezza di Merano e di Bressanone, unitamente a quelli in servizio presso l’Ufficio della Polizia di Stato di Malles Venosta, a seguito di una specifica segnalazione con la quale veniva riferito di abusi relativi alle disposizioni del Questore ed alle Leggi che regolano il possesso e l’uso delle armi, procedevano d’urgenza ad un controllo amministrativo nell’abitazione di una famiglia di Silandro, il cui Capo Famiglia – nei confronti del quale già in passato erano state sequestrate le armi di proprietà ed il Porto d’Armi – in almeno due occasioni avrebbe partecipato a battute di caccia in compagnia di familiari utilizzando egli stesso illegalmente un fucile.
 
Durante l’ispezione presso l’abitazione gli Agenti di Polizia erano in grado di appurare che – benché il figlio, legittimo detentore delle armi ed unico ad averne la titolarità e la possibilità di aver accesso alle stesse, come da espresse prescrizioni indicate sul Porto d’Armi, si trovasse all’estero per lavoro – entrambi i genitori, tra i quali il padre (in passato sanzionato, come detto in precedenza, con il sequestro delle armi ed il ritiro del Porto d’Armi), avevano accesso alle stesse, conoscendo la combinazione per l’apertura dell’armadio blindato,
All’interno dell’armadio venivano rinvenuti 8 fucili da caccia, una baionetta, 3 coltelli artigianali e 1.166 proiettili di diverso calibro.
 
Tutte le armi e le munizioni rinvenute, così come il Porto d’Armi del giovane, venivano immediatamente sequestrati, e quest’ultimo denunciato alla Procura della Repubblica per violazione della Legge sulle armi.