«Il bosco che cambia nel tempo»
A Paneveggio una giornata dedicata all'approfondimento sulle foreste demaniali trentine dall'800 ai giorni nostri

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Si è conclusa con lo svelamento della targa dedicata a Donato Nardin all'interno della Stazione forestale demaniale di Paneveggio, la «Giornata sulle foreste demaniali».
Nel centro visitatori del Parco Naturale di Paneveggio si è svolta una giornata di approfondimento sulla storia del Demanio Forestale provinciale dalla fine dell'800 ai nostri giorni, alla quale ha partecipato anche l’assessore provinciale all'artigianato, commercio, turismo, foreste, caccia e pesca Roberto Failoni: «Oggi – ha affermato l'assessore Failoni – abbiamo potuto apprendere degli aspetti importanti delle nostre foreste, capire cos'è e come funziona l'Agenzia demaniale, conoscere la figura di Donato Nardin, un uomo che ha lasciato una traccia importante del suo operato ancor oggi visibile».
«Momenti come questi – ha concluso l'assessore Failoni - sono preziosi perché riceviamo nuovi stimoli per ideare e realizzare progettualità e lasciare il patrimonio boschivo nelle migliori condizioni a chi verrà dopo di noi. Inoltre, veniamo a conoscenza dell'attività dei Bacini montani, uno dei settori di cui siamo più orgogliosi, e abbiamo l'opportunità di divulgare uno straordinario patrimonio unico del Trentino, purtroppo in larga parte sconosciuto».
In precedenza il Dirigente generale del Dipartimento Protezione Civile, Foreste e Fauna Stefano Fait, il Dirigente del Servizio Bacini Montani Lorenzo Malpaga e il dirigente dell'Agenzia Provinciale delle Foreste Antonio Manica hanno ricordato la figura di Nardin e il suo approccio innovativo che ancora oggi guida l'operato dei vari dipartimenti.
Quindi l'ex funzionario Mario Cerato ha ripercorso la storia e le figure di riferimento del Demanio di Fiemme e del Primiero. Quest'ultimo passato nel tempo dalla contea del Tirolo alla Serenissima prima che nel 1810 Napoleone stabilì che la proprietà dei boschi, sin lì appartenuta ai signori del tempo, andassero ai Comuni. In seguito, dopo la Seconda Guerra mondiale il Demanio diventa patrimonio della Regione e dal 1955 al 1969 l'amministratore fu proprio Donato Nardin.
In seguito Pietro Piussi ha analizzato l'evoluzione della foresta di abeti di Paneveggio. Attraverso numerosi rilevamenti effettuati nel corso degli anni (germinazione, sopravvivenza, velocità di crescita, sopravvivenza e longevità delle piante, scioglimento della neve) si è constatato il cambiamento del clima in atto e come il bosco abbia reagito nel tempo. Nel pomeriggio i tecnici del corpo Forestale e di Aprofod hanno illustrato il massiccio disboscamento avvenuto a cavallo delle due guerre mondiali, il ruolo del Demanio ai nostri giorni, lo stato attuale delle foreste e tracciato il futuro dei boschi tra rinnovazione e rimboschimento.