Hamas e Israele, c’è l’accordo: tregua da domenica

L’accordo prevede la liberazione di 33 ostaggi in cambio di 1.200 prigionieri palestinesi: un palestinese vale un trentesimo di un israeliano

È bene dire subito che non si tratta della fine della guerra, ma di una tregua, finalizzata in sostanza alla liberazione degli ostaggi israeliani nelle mani dei palestinesi.
Lo scambio non è certamente alla pari, dato che per ottenere la liberazione di 33 israeliani (che non sono tutti) Tel Aviv dovrà consegnare 1.200 palestinesi in carcere per vari reati contro Israele, molti dei quali condannati all’ergastolo.
C’è un dettaglio che vale la pena rilevare: le 5 soldatesse fatte prigioniere il 7 ottobre 2023 «valgono» 50 detenuti palestinesi. Insomma, un palestinese vale 50 volte meno di un israeliano. Nella media valgono solo un 356esimo.
Lo scambio degli altri ostaggi, tra cui 9 feriti e malati, avverrà nel corso dei 42 giorni di tregua con uno scambio settimanale di ostaggi e condannati.
Vi sono anche delle condizioni militari, legate alla presenza dell’esercito israeliano nella striscia di Gaza, e probabilmente sono questi i dettagli che hanno portato l’inizio della tregua solo da domenica.
A fine tregua si tratterà per la liberazione degli ostaggi restanti, ammesso che siano ancora vivi.