Decisione assunta in zona Cesarini: sospeso il bando A22

Il Ministero dei trasporti ha deciso di attendere il responso della Corte Europea

Questi sono gli effetti indesiderati della democrazia.
Dopo oltre 10 anni il nuovo ospedale trentino è ancora sulla carta per via dei ricorsi che si sono susseguiti.
La concessione dell’A22 è scaduta da 14 anni e ogni decisione presa è stata fermata dai ministri che si sono succeduti.
A momenti sembrava che fosse possibile rinnovarla direttamente alla Società Autostrada del Brennero Spa dietro a precise condizioni.

Poi è stato deciso di fare un concorso formulandolo in modo da favorire la società uscente, sempre all’interno dei limiti di legge.
La presenza di enti privati, come la Camera di Commercio (che a seconda di cosa serva allo Stato, a volte è pubblico e a volte privato), ha favorito la formulazione del project financing.
La «finanza di progetto» è un'operazione di finanziamento a lungo termine, utilizzata per la realizzazione di un progetto specifico, spesso infrastrutturale o di pubblica utilità, dove il ristoro finanziario e gli utili provengono dai flussi di cassa generati dall'opera stessa.
 
Beh, quest’ultima formulazione, voluta dal ministro Salvini, aveva posto una scadenza a coloro che volevano presentare la propria manifestazione di interesse entro il 30 giugno, cioè tra due giorni.
Ma il MIT ha decretato la sospensione del bando perché non è ancora in possesso del parere della Corte Europea.
E questo è l’effetto indesiderato di una Costituzione europea che più che favorire la semplificazione complica la vita dell’intero sistema.

Il decreto rinvia la scadenza delle domande a fine novembre, sempre che la Corte Europea riesca nel frattempo a decidere qualcosa. 
Certamente questa decisione allontana almeno di 5 mesi il processo che porta all’assegnazione.
Con questa sospensione il Ministro vuole attendere la pronuncia della Corte Europea sul diritto di prelazione inserito nel bando e che prevede nel caso di assegnazione ad un soggetto diverso dall'attuale gestione, la possibilità per la società di attivare un diritto di prelazione nei confronti dell'aggiudicatario.