Dalle stelle all’alta montagna – Di Luciana Grillo
I club service che vivono in territorio trentino sono molto attivi sia quando devono occuparsi di solidarietà, sia quando vogliono dedicarsi a informare e formare

21 marzo 1015.
Recentemente l’Inner Wheel club Trento Castello ha chiesto, attraverso la sua Presidente Francesca Ferri, a Sandra Sponga, studiosa di Astrologia, di parlare del rapporto che esiste tra l’avvicendarsi delle stagioni e i segni zodiacali.
Sponga, che è stata allieva della grande Lisa Morpurgo, ha raccontato al pubblico attento e coinvolto quanto il passare dei mesi e il cambiare delle condizioni climatiche influenzino i segni zodiacali: ha cominciato con l’Ariete – segno che arriva all’inizio della primavera – rappresentandone le caratteristiche essenziali, la voglia di sbocciare e svilupparsi come fanno i fiori degli alberi che colorano le strade di città e campagna; a primavera consolidata, arriva il segno del Toro, calmo, determinato, deciso nel periodo in cui la stagione ha caratteristiche ben definite… e così via, segno per segno, ricordando che il segno del Leone che occupa il culmine dell’estate appartiene in genere a persone solari, generose, a volte «regali», mentre i segni autunnali manifestano caratteristiche che fanno pensare alla terra in cui si semina, terra protettiva che difende quei semi… poi ci sono i segni invernali, fermi nel resistere alle intemperie e poi quelli che indicano l’avvicinarsi della primavera e dei primi germogli: quindi personalità creative, esuberanti…
Le persone presenti hanno preso appunti, hanno chiesto chiarimenti, ben sapendo – come ha detto l’esperta – che si tratta di indicazioni non assolute, che spesso l’ascendente influenza il segno, che gli oroscopi sono generici, che il quadro astrale inquadra la persona, ma non serve per predirle il futuro.
22 marzo 2025.
Altri club, altra attività: tutti i club Rotary del Trentino Alto Adige dal 1996 scelgono una persona originaria della Regione o comunque legata al territorio che nella sua vita abbia messo in atto i valori rotariani, cioè la solidarietà, l’integrità, la diversità e l’equità.
Fino ad oggi sono state premiate due donne di altissimo prestigio come Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari, promotrice di unità e fratellanza universale nel 2001 e Monika Hauser fondatrice di “Medica mondiale” che ha lavorato con donne vittime di violenza e traumatizzate dalle guerre recandosi in Bosnia, in Albania, in Kosovo, in Afghanistan, in Congo, in Liberia, in Israele, nel 2006.
Tra gli uomini premiati, ricordiamo il professor Margreiter, monsignor Iginio Rogger, il maestro Giulini, il cofondatore e direttore del Coro della Sat Pedrotti, lo scrittore Zoderer, l’alpinista Kammerlander, l’architetto Sottsass, il dottor Staudacher, don Elio Sommavilla e così via. Nel 2023 è stato premiato padre Patton, custode di Terrasanta, con una suggestiva cerimonia che si è svolta alla Campana dei Caduti a Rovereto.
Quest’anno, il 22 marzo, il Premio – coordinato da Tiziano Rosani – è andato a Gustav Thoni, campione sugli sci e nella vita, modesto e gentile, modello per le giovani generazioni, tornato nel suo paese di origine dopo i trionfi sportivi, pronto a offrire sostegno alla sua comunità di cui ha interpretato bisogni ed esigenze. E’ stato festeggiato, nell’albergo che suo nonno ha costruito e che lui ha restaurato, in cui lavorano con grazia e competenza la moglie e le figlie, da un gran numero di rotariani appartenenti ai club della Regione e all’E-Club 2060.
A Thöni, come a tutti i premiati, è stato chiesto di indicare a chi devolvere il premio in denaro: per un’equa distribuzione fra Trentino e Alto Adige il campione ha scelto il Sudtiroler Kinderhof di Bressanone e il Children’s Summer Camp di Caldonazzo.
25 marzo 2025.
Il Soroptimist International club Trento anche quest’anno ha voluto festeggiare l’arrivo della primavera offrendo alle ospiti della Casa della Giovane di Trento una serata diversa: le socie, capeggiate dalla Presidente Roberta Galli, hanno preparato i loro manicaretti e chiesto a due musicisti di allietare l’incontro che da qualche anno è diventato abituale.
Le ospiti della Casa, in fermento fin dal pomeriggio, hanno accolto le visitatrici con qualche timidezza, ma nel corso della cena si sono lasciate andare, hanno raccontato le loro esperienze, hanno parlato dei loro affetti, hanno gustato tutto quanto è stato loro offerto – dallo strudel salato alla pizza, dalle lasagne ai friarielli, dagli affettati al salmone affumicato, per non parlare dei tanti dolci – e poi hanno portato nelle camere un cuore pieno di caramelle, a ricordo della serata.
Alcune hanno ballato, cantato e fatto il trenino…e quando hanno salutato, dopo aver ringraziato e abbracciato come vecchie amiche tutte le soroptimiste, hanno chiesto: «L’anno prossimo tornerete?».
Le socie hanno risposto di sì, torneranno a regalare spensieratezza e a condividere serenità e, andando via, hanno pensato che sicuramente da queste donne provate dalla vita hanno ricevuto di più di quanto hanno dato.
Queste sono le attività dei club service, varie, a volte divertenti, sempre attente al territorio e a chi vi abita.
Luciana Grillo