Il sindacato: «Esuberi Sait, ancora nessuna trasparenza»

Oggi incontro consorzio-sindacati. Caramelle (Filcams): «Caduto nel vuoto l'impegno a portare dati che motivino 130 licenziamenti»

L'incontro di oggi tra vertici Sait e sindacati doveva essere l'occasione per mettere sul tavolo dati e analisi che hanno portato alla decisione di tagliare 130 posti di lavoro, ma la richiesta di trasparenza avanzata venerdì scorso nell'incontro alla Federazione resta inascoltata.
«Il presidente Dalpalù si era assunto l'impegno davanti alle organizzazioni sindacali e alla delegazione dei lavoratori di portare analisi trasparenti, – spiega Roland Caramelle, segretario della Filcams del Trentino. – Oggi, non solo mancavano i dati; mancava anche lo stesso presidente che si è presentato all'incontro solo alla fine. E non c'era neanche il direttore Picciarelli. Non è un bel segnale.»
 
I dirigenti Sait hanno ribadito alle organizzazioni sindacali la necessità di ridurre di 130 unità il personale.
«Richiesta che per noi resta inaccettabile, – insiste Caramelle. – Dal nostro punto di vista non solo non c'è ragione di tagliare 130 posti di lavoro, ma ci possono essere margini nel prossimo futuro anche per ampliare la quantità di lavoro e dunque di occupazione, se dovesse concludersi il passaggio di coop in Sait, come abbiamo appreso da indiscrezioni apparse sulla stampa.»
 
Secondo il segretario Filcams, infatti, il passaggio del magazzino Superstore sotto Sait porterebbe ad un incremento notevole di lavoro.
«Se questo scenario si concretizzasse si amplierebbe la possibilità occupazionale e ci sarebbero margini anche per riportare sotto la gestione diretta quei lavoratori che oggi operano su appalto esterno, – insiste il sindacalista. – Siamo sempre stati contrari a lavoratori di serie A e lavoratori di serie B, perché la cooperativa paga i lavoratori molto meno degli addetti Sait.
«Non è accettabile che dietro il disegno di snellire il personale ci possa essere la volontà di aumentare i carichi di lavoro alle esternalizzazioni già presenti, costringendo ancora di più le cooperative a tagliare il costo del lavoro con salari ancora più bassi e condizioni contrattuali ancora peggiori.»
 
In attesa di un nuovo confronto con i vertici del consorzio le lettere di licenziamento restano congelate. Lunedì i lavoratori si riuniranno in assemblea e martedì ci sarà un incontro con i capigruppo del consiglio provinciale.