«Crimini del cuore e… menogne della mente»

Il G.A.D. Città di Trento porta in scena il dramma della violenza sulle donne sabato 12 novembre al Teatro San Marco di Trento

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La ventesima edizione di «Palcoscenico trentino», rassegna a carattere regionale organizzata dalla Co.F.As. e ospitata al Teatro S. Marco in via S. Bernardino a Trento, proseguirà sabato 12 novembre con il terzo dei cinque spettacoli in concorso per l'aggiudicazione del Premio Mario Roat.
In scena la Compagnia G.A.D. Città di Trento con «Crimini del cuore e… menogne della mente», un testo drammatico del commediografo statunitense Sam Shepard.
Lo spettacolo, che propone con intensità temi di scottante attualità, racconta la storia della violenza coniugale subita da una giovane donna e rappresenta una denuncia delle ipocrisie familiari e sociali, delle sconfitte ideologiche e politiche, delle ambiguità morali che fanno da sfondo a un'America in rovina.
 
Nella scena regna sovrana l’incomunicabilità tra i personaggi, marcando a fondo un isolamento che schiaccia la persona e lo spettatore. Ne esce il quadro di una società maschilista, nella quale le donne tentano a loro modo di resistere.
Vittima della violenza del marito Jake (Jacopo Roccabruna), Beth (Angela Endrizzi) è una giovane donna che cerca nel teatro una possibile via di fuga. Ma lui non crede nelle buone intenzioni della moglie e confonde la realtà con la finzione.
I componenti le rispettive famiglie, legate dal tormentato matrimonio dei due giovani, si ritrovano accomunati da incomprensioni, sogni falliti, violenze casalinghe e alcoolismo.
La famiglia si eleva così a simbolo di una società in cui i padri se ne vanno di casa, i figli si ribellano, i mariti maltrattano le mogli e le donne si ritrovano sole a subire e a sopportare il fardello delle conseguenze.
 
Il testo è stato scritto verso al metà degli anni '80 da Sam Shepard, drammaturgo, attore e sceneggiatore di grande successo. Oggi, dopo circa trent'anni, i contenuti risultano ancora molti attuali e mantengono la forte carica di denuncia delle ipocrisie familiari, delle violenze e delle ambiguità morali che fanno da sfondo a un'America degradata.
È parte integrante dello spettacolo la musica americana bluegrass che funge da filo conduttore alle emozioni in cui il pubblico si trova coinvolto.
Accanto ai due protagonisti, sono in scena, per la regia di Alberto Uez, anche Doria Mariotti (Lorraine), Renata Fedrizzi (Sally), Andrea Moauro (Frankie), Giovanni Rosso (Mike), Bruno Vanzo (Baylor) e Giovanna Tomasi (Meg).