Maltempo: le proposte del PATT per la ricostruzione
Rossi: «Non vanno bloccate le iniziative avviate ma si devono attivare gli strumenti a disposizione della nostra speciale autonomia»
Michele Dallapiccola, Ugo Rossi, Lorenzo Ossanna e Paola Demagri.
I consiglieri del PATT hanno tenuto oggi una conferenza stampa guidata da Ugo Rossi per invitare la nuova Amministrazione provinciale a seguire le strade offerte dalla speciale autonomia del Trentino.
In particolare a preoccupare il PATT sono state le affermazioni del presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, che ha esternato la propria intenzione di bloccare le opere già avviate dalla precedente Giunta provinciale per far fronte all’emergenza.
Si parla di Rotatoria di Cles, di varianti e di Ciclabili e quant’altro programmato dalla Giunta Rossi.
«Noi non siamo d’accordo con quanto affermato da Fugatti, – ha detto Ugo Rossi. – Ci sono molte strade, serie e realizzabili, per non bloccare gli investimenti.
«Basta usare bene gli strumenti che la nostra Autonomia speciale ci mette a disposizione per recuperare risorse.»
La prima proposta del PATT riguarda la possibilità della Provincia di aumentare il proprio debito per trovare importanti risorse.
«Va premesso che in questi anni abbiamo ridotto sensibilmente il debito della Provincia che avevamo ereditato, – ha continuato Rossi. – Da un indebitamento che sfiorava il 10% del PIL siano scesi al 6%.
«Questa situazione favorevole consente di attingere al mercato del credito senza appesantire eccessivamente l’indebitamento.
«Se il PIL provinciale è di quasi 19 miliardi di Euro, l’uno percento corrisponde a quasi 190 milioni.»
Rossi ha poi precisato che il lancio di un bond da parte di Cassa del Trentino verrebbe assorbito dalla piazza, dato che le banche locali e i fondi in genere hanno una notevole disponibilità finanziaria.
Per la parte restante, Rossi ha indicato anche alla possibilità di trattare con il Governo.
«Fugatti potrebbe inoltre chiedere a Salvini di intervenire e far ridurre le quote che la Provincia di Trento versa al risanamento delle casse statali, – ha aggiunto Rossi. – È più facile convincere il Governo a seguire questa strada, che darebbe ai Trentini la possibilità di usare una parte dei propri fondi per risolvere l’emergenza.»
Rossi ha ricordato che in campagna elettorale Fugatti aveva elencato i vantaggi ad avere una giunta provinciale «amica» del governo nazionale.
Da parte dei Consiglieri PATT arrivano altre due proposte concrete e immediatamente attuabili.
La prima, spiegata da Lorenzo Ossanna, riguarda una moratoria per i contratti in corso per le aziende che operano nel settore del disboscamento. Al fine di proteggere le aziende trentine da assalti esterni, la Provincia deve attivarsi celermente per fare un piano acquisti del legno in più anni e concedere le deroghe necessarie per i piazzali di accatastamento.
L’ultima proposta è spiegata da Michele Dallapiccola, ex assessore al turismo, che parla di «una opportunità paesaggistica da sfruttare, le zone colpite maggiormente potrebbero vedere il territorio tornare come qualche decennio fa e veder nascere attività agricole che negli ultimi anni non hanno potuto essere presenti in quei territori.
«Si potrebbe quindi investire su attività di imprese per gestire il territorio, dando quindi ai contadini la gestione del nostro paesaggio.»
Su un concetto tutti sono d’accordo: finanziamento ricostruzione opere distrutte dal maltempo, secondo il PATT servono velocità e determinazione.