«Speriamo nella grazia di una presta pace»

Lo scrissero 270 soldati trentini dal fronte della Galizia il 2 gennaio 1915 – Il tutto in un articolo pubblicato da l’Adige del 26 gennaio a firma Luigi Sardi

Come si sa, papa Benedetto XV era stato accusato di disfattismo dagli stessi cristiani europei perché condannava la Grande Guerra definendola «l’inutile strage» e per aver elaborato diverse proposte di pace.
Inascoltato da tutti, dunque.
Oggi sappiamo che in realtà molti lo ascoltavano, tanto vero che il 2 gennaio 1915 ben 270 soldati trentini inviarono una missiva comune al giornale di Degasperi, il Trentino, affinché il papa, appunto, ponesse fine all’inutile strage.
Tutto questo è pubblicato in un magnifico articolo a firma Luigi Sardi sul giornale l’Adige del 26 gennaio scorso.
Si tratta di un documento unico e che merita essere letto, non solo perché – come scrisse Degasperi pubblicando la lettera – «Siamo fieri del nostro popolo», ma perché essendoci l’elenco dei firmatari, certamente qualcuno vi troverà il nome del proprio nonno o bisnonno.