Provincia di Trento: slitta la legge sulla doppia preferenza di parità

La discussione rimandata «a data da destinarsi» – L’ira della Commissione Pari opportunità

La presidente della Commissione per le Pari Opportunità, dottoressa Simonetta Fedrizzi, ha inviato alle redazioni una vibrante protesta nei confronti dell’ennesimo rinvio della discussione in Consiglio provinciale della legge sulla doppia preferenza.
La riportiamo qui di seguito.

Apprendiamo con stupore, senso di sconcerto e vera preoccupazione la notizia che fra i temi dei lavori del Consiglio provinciale calendarizzati fino al prossimo aprile non è ricompresa la trattazione del disegno di legge sulla democrazia paritaria con l’introduzione della doppia preferenza di genere nella legge elettorale della Provincia di Trento.
Non ci aspettavamo certo che un disegno di legge per il raggiungimento di una compiuta democrazia anche nel nostro territorio venisse ancora una volta rimandato a «data da destinarsi».
Soprattutto se si considera che da anni ormai la modifica della legge elettorale provinciale in senso paritario è in discussione presso la competente Commissione consiliare senza approdare a soluzione.
 
Siamo sconcertate soprattutto perché la Società civile tutta (cittadine e cittadine, Associazioni, Movimenti - non solo femminili -, Organizzazioni datoriali e sindacali, Istituzioni) si era mobilitata spontaneamente per chiedere a gran voce la modifica della legge elettorale in senso paritario.
Siamo sconcertate anche perché, nel corso delle numerose audizioni consiliari, nella quasi totalità dei soggetti intervenuti i pareri espressi erano favorevoli alle modifiche contenute nel disegno di legge Bezzi-Maestri.
Alla luce di quanto detto, lo slittamento della discussione ci preoccupa non solo perché, ancora una volta, si perde un’occasione preziosa per favorire anche nella nostra provincia una reale democrazia paritaria e un riequilibrio della rappresentanza di genere, ma soprattutto perché, allungando i termini del confronto democratico nella sede opportuna - il Consiglio provinciale - viene disattesa e delusa la volontà di cittadine e cittadini.
 
Invitiamo quindi il Consiglio provinciale a inserire in calendario questo punto già all’inizio del nuovo anno; l’Aula sarà così finalmente in grado di decidere il destino delle modifiche della legge elettorale provinciale attraverso un confronto collegiale alla luce del sole, con posizioni chiare e comprensibili alla cittadinanza, non basato su temporeggiamenti di comodo e mere strategie di parte.
 
La Presidente della CPO
Dott.a Simonetta Fedrizzi