Moody’s declassa tre banche in regione, tra cui Mediocredito

«Declassamento inevitabile, ma siamo tranquilli: da Moody’s anche apprezzamenti»

La decisione dell’agenzia di rating Moody’s di declassare, insieme ad altre venticinque banche italiane, anche Mediocredito del Trentino Alto Adige (da A2 a Baa1), non coglie di sorpresa il management dell’istituto di via Paradisi.
 
Per il presidente Franco Senesi, «in primo luogo la decisione di Moody’s è diretta conseguenza del giudizio attribuito ai soci pubblici di Mediocredito, le province di Trento e di Bolzano, ed in secondo luogo fa riferimento all’obiettiva difficoltà di provvista all’ingrosso di cui soffre l’intero sistema bancario italiano».
Peraltro, l’agenzia Moody’s ha espresso giudizi positivi sulla gestione di Mediocredito.
 
In particolare essi riguardano la struttura economico patrimoniale, la dinamica di sofferenze e partite incagliate, il cui livello è inferiore alla media delle altre banche, la struttura degli impieghi, che pur con i limiti della sua natura di banca per le imprese, è diversificata e quindi non dipendente da singoli settori.
Viene valutato in maniera positiva anche il livello dell’utile, che si mantiene costante anche in situazione di crisi.
 
«Per tutto ciò – afferma il direttore generale Leopoldo Scarpa – possiamo dare un messaggio tranquillizzante alla clientela, in particolare al mondo economico a cui facciamo riferimento. La banca conserva la sua solidità e la capacità di gestire pienamente l’operatività.
«Il livello Baa1, per effetto del parallelo severo declassamento di tutto il sistema bancario, rimane un giudizio di rating tra i più elevati tra le banche italiane.»