Jean-Claude Junker eletto presidente della Commissione Europea

Strada in salita per la nostra Ministro degli esteri Federica Mogherini: «filorussa»

Il Parlamento Europeo ha eletto il nuovo Presidente della Commissione Europea: è Jean-Claude Junker, ex primo ministro del piccolo Lussemburgo.
Hanno votato per lui i popolari (Junker è un popolare), i socialisti e i liberali: totale 422 voti a favore, quando ne bastavano 376.
L’elezione piena di Junker non era proprio scontata, dato che veniva accusato di rappresentare la continuità delle politiche di austerità che la sinistra non intende più difendere.
Jean-Claude Juncker (nato a Redange-sur-Attert il 9 dicembre 1954) è, nell’ordine, un politico e avvocato lussemburghese.
È stato Primo Ministro del Lussemburgo dal 20 gennaio 1995 al 10 luglio 2013 ed è stato presidente dell'Eurogruppo dal 2005 al gennaio 2013. [L'Eurogruppo è il centro di coordinamento europeo che riunisce i ministri dell'Economia e delle finanze degli Stati membri che adottano l'Euro, ovvero la cosiddetta Eurozona - NdR].
È stato Governatore della Banca mondiale dal 1989 al 1995.
 
Strada in salita invece per la nomina del Ministro degli esteri italiana Federica Mogherini all'Ue: non è gradita da una dozzina Paesi dell’Unione Europea perché «filorussa».
In effetti non è piaciuta per niente la visita che Mogherini ha fatto al Cremlino, peraltro anche a nome della presidenza italiana della Ue.
In particolare non sono state gradite le dichiarazioni che avrebbe pronunciato subito dopo l’incontro a Mosca: «Il gasdotto South Stream si farà». Una buona ragione per bloccare la sua nomina, ma per noi Italiani è – al contrario – un’ottima ragione per vederla gestire gli Affari esteri della Commissione Europea.
Nel senso che i rapporti con Mosca vanno assolutamente riallacciati e che il gasdotto dovrà essere costruito per evitare il passaggio del metano per paesi a rischio come l’Ucraina.
D’altronde, Matteo Renzi non cede sulla momina di Mogherini a Mrs PESC [acronimo usato nel gergo giornalistico-burocratico per Politica Estera e di Sicurezza Comune - NdR]: «Il veto dei paesi dell'Est sarà una battaglia da combattere sul filo del Cencelli europeo».
Noi ci auguriamo che comunque sia un’italiana o un italiano a ricoprire l’incarico di PESC: chissà che non riesca a riportare a casa i marò Girone e Latorre.