Il suicidio: perché? – Di Giuseppe Maiolo

Ogni suicidio ci smarrisce e ogni morte «scelta» ci impone assillanti domande: Perche? Quali motivazioni? Come mai così all’improvviso?

>
Difficile da immaginare, ma il suicida non decide della sua morte all’improvviso.
La pensa da tempo, la immagina lentamente come soluzione, la insegue come conclusione di un tempo doloroso.
Nel suicidio ci possono essere la solitudine e la malattia, nel qual caso la morte diventa una scelta esistenziale, una sorta di dichiarazione di impossibilità a continuare la propria esistenza.
Spesso infatti, nonostante una apparente vita normale, il suicida vive una profonda insoddisfazione di sé e della vita stessa.
Magari non ne fa parola, ma non ha esaurito i sogni o non vede più prospettive.
Oppure il suicidio è una sorta di reazione alla propria condizione ritenuta disperata.
In questo caso il suicida è solo e malato, oppure ha perduto ogni punto di riferimento esterno.
Le comunicazioni finali, i messaggi a volte sibillini lasciati ai parenti, mettono in luce non solo la depressione ma più ancora la disperazione che albergava nel suo animo.
 
Certamente chi sceglie il suicidio spesso indica con il suo gesto di aver trovato una via di uscita, estrema, ovvero una definitiva possibilità di far fronte alle varie perdite che impone la vita.
Perché sovente se non sempre dietro il suicidio c’è la disperazione che è la punta estrema della depressione e al fondo di questa vi è sempre un senso di svuotamento.
Con l’avanzare dell’età e con la vecchiaia, le perdite aumentano: può essere quella del partner o del ruolo sociale, della salute o della sicurezza economica.
In questo senso il suicidio è contemporaneamente la dichiarazione di una profonda incapacità a tollerare il flusso della vita e i suoi cambiamenti.
L’apparente imprevedibilità del suicidio è Il segno dalla rottura di un equilibrio interno, di uno svuotamento totale della fiducia.
Così il gesto pensato e meditato a lungo diviene improvvisamente possibile e realizzabile.
 
Giuseppe Maiolo
[email protected]
Prof. Giuseppe Maiolo, psicoanalista, docente di Educazione alla sessualità all'Università di Bolzano Facoltà di Scienze della Formazione.