Vescovo Lauro: «L'opposto della morte non è la vita ma l'amore»
La Domenica di Pasqua in cattedrale il vescovo Lauro presiederà il pontificale alle ore 10.00
«La morte ha a che fare con l’amore, prima ancora che con l’ultimo respiro. L’Uomo della Croce, anche nell’ultimo respiro, resta saldamente e pienamente radicato nell’amore.
«L’opposto della morte non è la vita, ma l’amore. In questo momento così intenso di silenzio vi invito ancora una volta a contemplare il morire di Gesù e ad entrare in quell'incredibile morire per andare a casa con la certezza che la vita senza l'amore è morte, è catena, è prigione.»
Nel Venerdì Santo, le parole dell'arcivescovo Lauro Tisi risuonano nella cattedrale di Trento.
Spoglia, come ogni chiesa, di ogni paramento liturgico, per accompagnare il racconto evangelico della salita di Gesù al Golgota, prima di inginocchiarsi - il vescovo per primo, seguito da molti fedeli - davanti al Crocifisso, in adorazione silenziosa. (leggi cronaca integrale con immagini Zotta su diocesitn.it)
Domani, sabato Santo (8 aprile) alle ore 21.00 la Veglia pasquale, la celebrazione più solenne dell’anno liturgico. In essa la Chiesa, anche attraverso una ricca simbologia (la benedizione del fuoco, l’accensione del cero simbolo di Cristo, la benedizione dell’acqua, con il battesimo in cattedrale di tre catecumeni adulti) proclama la risurrezione di Gesù dalla morte.
In tutta la Diocesi saranno complessivamente nove i catecumeni adulti che riceveranno il dono del battesimo durante la Veglia pasquale.
La Domenica di Pasqua (9 aprile) in cattedrale il vescovo Lauro presiederà il pontificale alle ore 10.00.