Assemblea annuale dei filodrammatici della Co.F.As
Ripresa l’attività del teatro amatoriale, nella sicurezza imposta dalla pandemia
È forse mancata quell’atmosfera gioiosa che da sempre caratterizza la tradizionale «Festa del Teatro», ma non certo la voglia di essere ancora sulla scena e di poter presto condividere con il pubblico in platea la propria passione.
L’assemblea annuale della Co.F.As. - la Federazione provinciale del Teatro amatoriale - si è tenuta a Trento al Teatro S. Marco, rispettando le regole imposte dall’emergenza sanitaria ancora in atto: ingressi contingentati (erano ammessi solo i presidenti delle associate o loro rappresentanti), mascherine per tutti e massima attenzione al distanziamento sociale.
I lavori sono stati introdotti da un indirizzo di saluto del vicepresidente Carlo Giacomoni, chiamato a presiedere l’assemblea, e sono entrati nel vivo con la relazione del presidente, Gino Tarter.
«L’incontro di oggi – ha esordito – oltre a chiamarci ad adempiere, come da programma, agli impegni statutari annuali, ci vede impegnati a risolvere un problema di vitale importanza per il proseguo della vita della nostra Associazione: la ripartenza dell’attività teatrale, sospesa a marzo per l’emergenza sanitaria pandemica da Covid-19.»
Ma non tutti se la sentono di ripartire, – ha riferito il presidente. – La Co.F.As. ha infatti promosso recentemente un’indagine fra le proprie associate dalla quale è emerso che una buona parte delle compagnie è pronta e disponibile a proporre i propri spettacoli sul territorio, ma che alcune, per motivazioni diverse, intendono invece attendere che la situazione epidemica migliori ulteriormente.
«Il nostro compito oggi – ha affermato Tarter – è di capire anzitutto se ci sono in tutti il desiderio e la voglia di riprendere l’attività a breve o medio termine.
Solo, infatti, in presenza di tali premesse sarà possibile superare quelle paure e difficoltà che l’emergenza pandemica ha suscitato in noi.
«A scanso di equivoci, tengo a precisare che, non è nostra intenzione spingere le compagnie a ripartire a tutti i costi, poiché questa scelta spetta ai singoli gruppi in piena libertà; una scelta che, in ogni caso, accoglieremo con rispetto.
«Noi ci limitiamo a sensibilizzare le compagnie a ripartire con l’attività teatrale, in quanto essa è ritenuta, in particolare, di vitale importanza anzitutto per noi stessi, e poi per tenere in vita i gruppi e la rete di promozione e diffusione del teatro sul territorio, e ancora per il pubblico che ci sta aspettando.
«Il rischio vero è che, in mancanza di attività, specie se prolungata, i gruppi possano perdere qualche loro componente e magari fermarsi definitivamente. Se ciò si dovesse verificare, creerebbe un indebolimento della rete Co.F.As. diffusa capillarmente sul territorio, con conseguente impoverimento non solo del Teatro Amatoriale, ma della stessa nostra Comunità Trentina.
«Ciò che mi sento di consigliare, fino a quando la situazione non sarà ritornata alla normalità, a meno che non ci si voglia rinchiudere in una campana di vetro, è di imparare a convivere con questo nemico invisibile, adattandoci alla situazione, reinventandoci un nuovo modello di vita.
Naturalmente, mettendo scrupolosamente in pratica le normative e i buoni comportamenti anti-Covid dettati dal protocollo di riferimento in materia. Perché il pericolo del contagio è reale e da non sottovalutare.»
Il presidente ha poi dato conto dell'attività svolta nel corso del 2019 dalla Federazione in favore delle Filodrammatiche associate, che si è sviluppata in cinque diversi settori: Comunicazione, Formazione, Produzione, Promozione, Ricerca e sviluppo dell'Innovazione, Solidarietà.
Fra le numerose iniziative citate dal presidente nella sua relazione vanno ricordate la Scuola Biennale per registi Co.F.As.; i laboratori di livello provinciale e i corsi di Zona per l’approfondimento delle discipline teatrali di base; gli interventi nelle Scuole Superiori attraverso il progetto «Giovani a Teatro - Teatro a Scuola». Per la Formazione a più livelli sono state realizzate 386 ore di lezione che hanno coinvolto oltre 200 filodrammatici e circa 250 studenti.
Sono andate in scena complessivamente sul territorio provinciale poco meno di cento rassegne teatrali; sono state organizzate la 23ª edizione di «Palcoscenico Trentino» nelle sue 2 fasi - «La Vetrina del Teatro Co.F.As.» e «Il Concorso - Premio Mario Roat» - e due nuove edizioni della Rassegna Provinciale di Teatro Amatoriale per Ragazzi.
Si è inoltre concluso con la premiazione dei vincitori il 21° Concorso Co.F.As. per testi inediti di autori trentini.
L’attività mirata allo sviluppo dell’innovazione si è sviluppata inoltre attraverso un Convegno a tema dal titolo «L’abecedario incompleto del teatro e i giovani Co.F.As.» in collaborazione con il Centro Nazionale di Alta Formazione FITA di Reggio Emilia.
In quanto alle cifre, Tarter ha riferito che per l’annata artistica 2019 la Co.F.As. ha registrato l’adesione di 117 filodrammatiche (comprese 6 aggregate della Provincia di Bolzano ed una operante in provincia di Belluno), con un totale di 3.350 iscritti.
Sono state effettuate 794 recite che hanno coinvolto 116.304 spettatori. Spetta alla Filodrammatica di Laives il primato delle recite svolte: ben 59.
Seguno la Compagnia “GAD – Città di Trento con 36 e il Gruppo Culturale «Poe.Mus» di Cognola con 30.
La palma dell’autore più rappresentato va anche per il 2019 a Loredana Cont i cui copioni hanno raccolto complessivamente 53 presenze sceniche, seguono Andrea Oldani con 25, Roby De Tomas con 22 e Gloria Gabrielli con 20.
«Guardando al futuro – ha concluso Tarter – di vitale importanza per la Co.F.As. sarà ripatire al più presto con l’attività teatrale, avviando le Rassegne locali che sono l’organo motore della promozione e diffusione del teatro sul territorio e la più importante fonte di introiti per le Filodrammatiche, per l’opportunità che esse offrono loro di replicare gli spettacoli nelle varie località ove si svolgono.
Risorse di vitale importanza che servono per far fronte alle spese correnti dei gruppi e a realizzare nuovi allestimenti.
Per questo motivo la Co.F.As. si è preoccupata, fin da subito, di capire in che modo la Federazione possa aiutare le Associate a rimuovere quelle eventuali criticità che possano impedire la ripartenza delle Rassegne locali.»
Dopo l’indirizzo di saluto rivolto ai delegati dal Consigliere provinciale Denis Paoli, i lavori dell’assemblea sono proseguiti con la lettura della relazione al bilancio consuntivo 2019, predisposta dal segretario amministrativo Luciano Zendron, alla quale hanno fatto seguito la relazione del presidente del Collegio dei Revisori dei Conti, dott. Gilberto Borzaga, e le votazioni dei documenti posti all'attenzione dei soci (relazione del presidente, bilancio consuntivo 2019 e bilancio di previsione 2020) che sono stati approvati all'unanimità.
La riunione si è conclusa con la consegna di Riconoscimenti ufficiali Co.F.As. alle Filodrammatiche che, nel corso del 2019, hanno raggiunto un significativo traguardo associativo. Sono stati così festeggiati i cento anni di vita della Compagnia S. Siro di Lasino, della Filodrammatica di Olle, e della Filodrammatica I Simpatici di Roverè della Luna.
Per la Filodrammatica Ce.Dro di Dro, e la Compagnia Argento Vivo di Cognola si è trattato invece di ricordare il ventennale di attività.
A sei aspiranti registi sono stati infine consegnati gli attestati di frequenza al 2° Biennio della Scuola per Registi Co.F.As. 2017-2019 che sono andati a Marta Bona (Filodrammatica S. Gottardo di Mezzocorona), Martina Depetris (Gruppo Giovanile Strade Aperte di Vermiglio), Elisa Furlani (Filodrammatica Vi.Va” di Vigolo Vattaro), Daniela Mosna (Filodrammatica S. Rocco di Nave S. Rocco), Marco Nardelli (Filodrammatica di Sopramonte) e Giorgio Venturi (Gruppo Teatrale Sipario Amico di Merano).