Letrari colleziona Oscar – Di Giuseppe Casagrande
Lucia Letrari, chef de cave della casa spumantistica roveretana, premiata dalla Fondazione Italiana Sommelier per l'annata 2010 della Riserva 976
Lucia Letrari, chef de cave della maison spumantistica roveretana.
«And the Oscar goes to Trentodoc Brut Riserva del Fondatore 976 millesimo 2010 Letrari». Questa la solenne proclamazione che la Guida Bibenda e la Fondazione Italiana Sommelier di Franco Maria Ricci hanno riservato al miglior vino spumante d'Italia nella «Notte delle stelle» all’Hotel Rome Cavalieri. L'evento ricalca i criteri selettivi degli Oscar del cinema, con tanto di Accademia che nel caso del vino decide soltanto le nomination, mentre i riconoscimenti ufficiali vengono assegnati in diretta dalla platea dei partecipanti - in questo caso trecento - che hanno degustato i vini delle nomination e poi votato in diretta le etichette preferite.
Per la maison spumantistica di Rovereto si tratta dell'ennesimo, prestigioso riconoscimento dopo la conquista dei «Tre Bicchieri» assegnati dal Gambero Rosso, dopo la corona aurea del Touring, dopo l'Award Platinum conquistato al recente Merano WineFestival, dopo la corona aurea del Touring e le mitiche Tre Stelle come miglior spumante d'Italia assegnato dalla Guida Seminario Permanente Veronelli 2023 al Trento Brut Riserva del Fondatore 976 annata 2011. Un trionfo.
Gli altri Oscar del Vino assegnati dalla Fondazione Italiana Sommelier
Ecco gli altri Oscar assegnati dalla Fondazione Italiana Sommelier. Come «Miglior Vino Rosso» è stato premiato il Montepulciano d’Abruzzo 2015 di Valentini, come «Miglior Vino Bianco» il Gorgona Bianco 2020 di Frescobaldi, come «Miglior Vino Rosato» il Franciacorta Pas Dosé Rosé Parosé 2016 di Mosnel, come «Miglior Vino Dolce» il Passito di Pantelleria Nes 2020 di Carlo Pellegrino. Il riconoscimento di «Miglior Vino del Miglior Produttore» è stato assegnato al Tenores Romangia 2016 di Dettori e i Premi Speciali della Giuria all’Etna Bianco A’ Puddara 2017 di Tenuta di Fèssina, al Masseto 2018 di Frescobaldi e al Muffato della Sala 2010 del Castello della Sala (Antinori).
A ritirare gli Oscar della «Notte delle stelle» istituita da Franco Maria Ricci nel 1999 e considerata uno degli eventi più mondani e glamour del vino erano personalmente presenti i produttori: Lucia Letrari, Lamberto Frescobaldi, Lucia Barzanò (Mosnel), Francesco Paolo Valentini e Alessandro Dettori, accanto a Benedetto Renda, presidente della Carlo Pellegrino, Jacopo Maniaci, direttore Tenuta di Fèssina, Gaia Cinnirella, enologa Masseto, e Massimiliano Pasquini, agronomo del Castello della Sala.
Tra le nomination più blasonate anche Kettmeir e Cantina Caldaro
Tra le nomination più prestigiose molti i nomi blasonati del vino italiano come Sella & Mosca, Kettmeir, Le Vigne di Marina Coppi, Di Meo, Venturini Baldini, Cantine Nicosia, Librandi, Pio Cesare, Decugnano dei Barbi, Orsolani, Ricasoli, Cantina Caldaro.
Per quanto riguarda le professionalità del vino italiano la Fondazione Italiana Sommelier di Franco Maria Ricci ha premiato Stefano Milioni, firma storica del vino, ed autore, tra le altre cose, di più edizioni del Catalogo Generale dei Vini d’Italia dalla metà degli anni Ottanta del Novecento; Vincenzo Mercurio, enologo consulente con 25 anni di esperienza di tante aziende della Penisola e l’Enoteca Belsito di Roma di Maria Stella Pileggi, celebre per il suo grande assortimento di etichette italiane e di Champagne.
In alto i calicio. Prosit!
Giuseppe Casagrande - [email protected]