Domenica 4 novembre al «S. Marco» Giornata Teatrale Trentina

La Co.F.As. chiama a raccolta i filodrammatici alle ore 15 per un confronto sul tema «Facciamo Teatro per dire qualcosa a qualcuno»

L’invito è rivolto ai filodrammatici, ma anche a studenti, operatori teatrali, docenti e dirigenti scolastici.
Partendo dall’assunto che «si fa teatro per dire qualcosa a qualcuno», persone che, a vario titolo, possono essere interessate a sostenere e promuovere la diffusione della cultura teatrale sono chiamate a partecipare ad un dibattito che intende mettere in primo piano soprattutto la necessità di «fare teatro con i giovani e per i giovani».
L’appuntamento, fissato per domenica 4 novembre al Teatro S. Marco di Trento, è promosso dalla Co.F.As. - Federazione trentina delle filodrammatiche - in collaborazione con il Centro Nazionale di Ricerca e Alta Formazione di F.I.T.A. - Federazione Italiana Teatro Amatori - e con il sostegno della Provincia autonoma di Trento - Assessorato alla Cultura.
Daniele Franci, direttore artistico del Centro di Ricerca, e Maria Grazia De Marco, direttrice della Scuola di alta formazione delle arti dello spettacolo, animeranno una conversazione «sui generis» con il pubblico presente in sala, toccando argomenti legati all’importanza della formazione teatrale nelle scuole e nelle filodrammatiche e all’importanza del coinvolgimento dei giovani.
 
Saranno anche illustrate le «buone pratiche» attivate in ambito nazionale per un efficace rinnovamento delle filodrammatiche amatoriali, alle quali viene data sempre più importanza quali presìdi cultuali dei territori ed elementi di educazione sociale e civile.
Non sarà dunque il classico convegno che vede i relatori rivolgersi dal podio al pubblico in sala, ma un incontro dalle modalità innovative che, attraverso innovative strategie di comunicazione e relazione, intende essere partecipato e animato dagli stessi destinatari dell’evento.
L’obiettivo è quello di provocare nel pubblico una serie di interrogativi condivisi sulle tematiche trattate e quindi sollecitare considerazioni, ipotesi e nuove idee progettuali condivise tra operatori teatrali, giovani, scuola e territorio.
I lavori si apriranno alle 10.00 con il saluto del presidente Co.F.As., Gino Tarter, del presidente F.I.T.A., Carmelo Pace, e gli interventi delle autorità.
 
Saranno poi sei le tematiche principali riguardanti la formazione nel teatro amatoriale e la formazione nelle scuole al centro degli interventi di Daniele Franci e Maria Grazia De Marco:
- Il teatro amatoriale e i giovani, una scuola per l’apprendimento dell’alfabeto emozionale;
- «La scelta del testo è l’ultimo dei miei problemi»;
- Il rapporto tra scuola, studenti e associazioni;
- I giovani e la loro aggregazione;
- Il rapporto con le scuole non può essere filtrato;
- Bambini e adolescenti, due mondi completamente differenti nel gioco teatro.
 
La trattazione avverrà attraverso momenti di animazione e di dialogo con il pubblico presente in sala, condotti attraverso tecniche di comunicazione attiva.
Dopo la pausa destinata all’incontro conviviale, immancabile occasione di confronto e di conoscenza fra i partecipanti all’annuale appuntamento della Giornata Teatrale Trentina, i filodrammatici si ritroveranno in teatro alle ore 15.00.
Saranno presentati sulla scena alcuni estratti dello spettacolo «180 La legge dei Matti – 1978-2018, 40 anni dalla legge Basaglia» a cura dell’International Theater Academy of F.I.T.A. e sarà proposto, a conclusione del Convegno, un approfondimento sul processo creativo dei giovani in compagnie amatoriali.