A San Michele, l’inventore della rete «salva frutteto», Severac
Incontro a San Michele con l'ideatore francese della rete contro la «carpocapsa»
È una rete a maglia stretta,
permeabile ai trattamenti, in grado di avvolgere i frutteti e
creare una vera e propria barriera meccanica che disturba
«naturalmente» l'accoppiamento della carpocapsa, il comune
verme delle mele.
Il geniale sistema, tutto francese, si chiama Alt-Carpò, ed è al
momento una delle tecniche di contenimento a basso impatto
ambientale su cui si sta concentrando maggiormente l'attenzione
degli studiosi.
Il suo ideatore, il tecnico agronomo Guilhem Severac, è stato
ospite oggi all'Istituto Agrario di San Michele all'Adige,
nell'ambito di un incontro rivolto a frutticoltori e tecnici,
organizzato dal Centro Trasferimento Tecnologico.
La carpocapsa è senza dubbio l'insetto chiave del melo e nel
biologico rappresenta una delle principali problematiche.
Nell'incontro di oggi è stata confermata la validità della
soluzione impiantistica francese adottata nei meleti della
Provenza.
La tecnica «Alt Carpo» prevede la copertura di ogni singolo filare
o di intere parcelle con una apposita rete e già al primo anno si
assiste ad un quasi totale azzeramento del danno, spesso partendo
da situazioni molto gravi.
«L'affidabilità e la validità di questo metodo - spiega Enzo
Mescalchin, responsabile dell'Unità sperimentazione agraria e
agricoltura sostenibile del Centro Trasferimento Tecnologico - è
stata confermata anche da prove svolte in altre zone produttive,
come in Trentino, nell'ambito di un progetto finanziato dalla
Provincia autonoma di Trento, mentre sono in fase di verifica gli
eventuali effetti collaterali.»
Accanto a Guilhem Severac, tecnico agronomo della Chambre
d'Agriculture du Vaucluse - Avignone, sono intervenuti Markus
Kelderer del Centro di sperimentazione Agraria e Forestale di
Laimburg che ha presentato i risultati relativi all'uso delle reti
in Alto Adige e Stefano Caruso del Consorzio fitosanitario
provinciale di Modena sul tema della carpocapsa nei frutteti
biologici, con particolare riguardo al pero.
Continua, dunque, l'attività di supporto dell'Unità sperimentazione
agraria e agricoltura sostenibile del Centro Trasferimento
Tecnologico a favore del comparto biologico.
L'incontro di oggi, infatti, segue di poche settimane un altro
importante momento di aggiornamento dedicato al controllo della
ticchiolatura.