Verso l'8 Marzo: «Politica e parità: la democrazia che vogliamo»
Un doppio appuntamento promosso per il 3 marzo dalla Commissione Provinciale per le Pari Opportunità in collaborazione con la CGIL del Trentino
Quest’anno ricorre un anniversario importante: il 2 giugno 2016 ricorrerà infatti il 70° anniversario della prima volta in cui le donne nel nostro paese hanno esercitato il diritto di voto.
Un diritto che è stato il frutto di lunghe battaglie condotte per buona parte del secolo scorso in Europa e in Italia dalle donne.
Pochi sanno, per esempio, che già nel 1906 la pedagogista Maria Montessori presentò una petizione in Parlamento per il voto alle donne e che nel luglio di quell'anno, ben 110 anni fa, un gruppetto di dieci agguerrite maestre delle Marche ottennero - seppure per qualche mese soltanto - di entrare nelle liste elettorali, contribuendo alla conquista del diritto di voto raggiunta solo quarant'anni dopo.
La Commissione provinciale Pari Opportunità tra donna e uomo intende celebrare l'8 marzo 2016 ponendo al centro della ricorrenza della giornata internazionale della donna l'impegno che per decenni ha visto molte donne lottare con determinazione per rivendicare il proprio diritto di partecipazione alla democrazia del Paese.
Partecipazione che fosse diritto di voto e di essere votate per rappresentare il Paese.
Lo farà con l’iniziativa «Politica e parità: la democrazia che vogliamo», un doppio appuntamento promosso in collaborazione con la CGIL del Trentino giovedì 3 marzo, presso il Cinema Astra di Trento:
alle 17.00
conversazione con Lidia Menapace, femminista storica, partigiana, ex parlamentare e studiosa della rappresentanza di genere nelle istituzioni
alle 18.00
film in programmazione Suffragette di Sarah Gavron
(costo ridotto del biglietto: euro 5,00 fino ad esaurimento dei posti disponibili)
La conversazione e la proiezione del film saranno occasione per approfondire e rilanciare pubblicamente il percorso intrapreso dalla Commissione Pari Opportunità insieme a molte associazioni/movimenti, istituzioni e categorie datoriali e sindacali per raggiungere una Democrazia paritaria anche in Trentino e ottenere, finalmente, una legge elettorale provinciale che consenta di superare la grave sottorappresentanza delle donne nei luoghi decisionali della politica trentina.
Anche recentemente, da ultimo con lettera il 23 febbraio scorso, la Commissione è tornata a chiedere a consigliere e consiglieri provinciali di impegnarsi concretamente e in tempi brevi per l'introduzione di misure correttive all'attuale legge elettorale della Provincia di Trento, includendo liste elettorali composte da 50% donne e 50% uomini e la «doppia preferenza» di genere.
Alla luce dei reiterati posticipi nella calendarizzazione della modifica della legge, quanto mai opportuno e attuale anche per il Trentino di oggi risuonerà dunque il motto del movimento suffragista di un tempo: «Fatti e non parole!»