Addio a Sergio Zavoli, maestro del giornalismo
E di sport: nel 2008 vinse il Premio CONI alla carriera
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Si è spento a Roma, all'età di 96 anni, Sergio Zavoli, giornalista, scrittore, politico, un'eccellenza al servizio del Paese.
La sua carriera – iniziata come cronista radiofonico alla RAI – è stata costellata di incarichi importanti e di straordinari riconoscimenti: direttore del GR1 (1976), Presidente della RAI dal 1980 al 1986 e Presidente della Commissione di Vigilanza sulla tv di Stato, direttore del Mattino (1993-1994), condirettore del Telegiornale e senatore dal 2001 al 2018.
Il suo eccezionale talento gli ha permesso di farsi apprezzare in molteplici vesti, come giornalista radiofonico, televisivo e di carta stampata, come creatore di format storici (la Notte della Repubblica) e in qualità di scrittore, in particolare di saggi e di poesie.
Ha portato sullo schermo le grandi inchieste capaci di raccontare il Paese e ha dato voce alla sua passione per lo sport creando «Il Processo alla Tappa», storica trasmissione di commento al Giro d’Italia.
È stato l’unico giornalista al mondo ad aver vinto per due volte il «Prix Italia», la sua infinita bacheca è stata impreziosita - tra gli altri - dal Premio speciale della critica al Festival televisivo di Cannes, dal Premio Saint-Vincent, dal Premio Giornalista dell’Anno, dal Premio Bancarella e, nel 2008, dal Premio CONI «Una Penna per lo Sport - Giorgio Tosatti», riservato all’opera professionale svolta nell’arco di una intera carriera.
Un momento indimenticabile, il doveroso tributo dell'intero sistema sportivo a un fuoriclasse a tutto campo.