Prosegue l’accordo tra Mart e l’Università di Bogotà
I diplomatici colombiani in visita al Museo accolti dall’assessore della cultura della PAT e dalla Città di Rovereto
Nel pomeriggio di oggi l’Ambasciatore di Colombia in Italia Sebastian Betancur,
e Cecilia Maria Vélez White, Rettrice della Fundación Universidad de Bogotà Jorge Tadeo Lozano, accompagnati da Umberto Malizia, funzionario presso il Ministero Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Bogotà e Olimpia Niglio, professoressa alla Fundación Universidad de Bogotà Jorge Tadeo Lozano hanno incontrato Paola Pettenella, responsabile dell’Archivio del ’900 e Stefano Andreis, consigliere di amministrazione del Mart.
All’incontro hanno partecipato l’Assessore alla cultura della Provincia autonoma di Trento, il Vicesindaco e l’Assessore alla contemporaneità del Comune di Rovereto.
La delegazione colombiana ha visitato gli Archivi del Mart e le mostre in corso. Alla visita in Museo è seguita una visita al Teatro Zandonai.
L’incontro si è svolto nel solco dell’accordo di collaborazione internazionale avviato nel corso del 2014 tra il Mart e Fundación Universidad de Bogotà Jorge Tadeo Lozano al fine di proseguire la ricerca che i due enti svolgono sull’architetto Angiolo Mazzoni, di cui l’Archivio del ’900 custodisce un prezioso Fondo.
In particolare, la professoressa Olimpia Niglio, la cui attività di ricerca è focalizzata sugli architetti italiani in Colombia, si sta occupando della figura e dell’operato dell’architetto Angiolo Mazzoni che visse a Bogotà tra il 1948 e il 1963.
Olimpia Niglio è recentemente stata ospite del Mart per periodi di studio e ricerca presso l’Archivio del ’900, e sono in atto scambi di documentazione in copia volti a incrementare la conoscenza dell’Architetto da una parte all’altra dell’Oceano.
Tappe fondamentali del progetto di collaborazione saranno una monografia sull’attività di Angiolo Mazzoni in Colombia, che costituirà un nuovo volume dei «Quaderni di architettura» del Mart, e una esposizione che avrà luogo a Bogotà nel 2016 che si concentrerà sugli aspetti finora meno studiati del suo lavoro e sulla progettazione realizzata negli anni colombiani.
L’ambasciatore Sebastian Betancur ha sottolineato come i rapporti istituzionali tra Colombia e Italia siano vivaci soprattutto sul fronte culturale «lo stesso inno nazionale che ci identifica è stato composto da un italiano!»
Betancur ha aggiunto: «Con molto affetto dico agli Italiani che è sorprendente la quantità di conoscenza, imprenditorialità e produzione culturale che possedete e che spesso noi Colombiani ignoriamo.
«Siamo qui per attingere e imparare perché la cultura è necessaria al nostro sviluppo, ne abbiamo bisogno. La Colombia sta attraversando una fase di transito, un cambiamento epocale.
«È quindi importante definire le nostre linee di crescita e vogliamo ispirarci a voi che avete saputo sviluppare cultura a tutti i livelli della società, dalla scuola al cibo. Qui tutto è cultura.»
I rappresentanti istituzionali trentini hanno sottolineato la soddisfazione dell’incontro e si sono resi disponibili a coinvolgere in questa proficua collaborazione anche altre istituzioni di ricerca che rappresentano eccellenze internazionali con base locale.
«L’esempio virtuoso perseguito dal Mart deve essere un modello operativo che favorisca altri dialoghi e scambi e che porti in viaggio studenti e ricercatori.»