Il sindacato: «Collaboratori del Muse: prima usati poi ignorati»
Il Muse respinge le accuse al mittente: «Spiace registrare, da una sigla sindacale, affermazioni sul loro trattamento assolutamente non corrispondenti al vero»
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Botta e risposta tra la NIDIL del Trentino e il MUSE, Museo delle Scienza.
Di seguito pubblichiamo la nota del sindacato e la risposta del Muse.
Silvestrin (Nidil del Trentino): confezionato un bando che penalizza la professionalità, mentre i vertici del museo rifiutano ogni confronto. Collaboratori del Muse: prima usati poi ignorati |
Il Muse respinge le accuse al mittente. In relazione alla nota stampa emessa da CGIL Trentino in data 31 ottobre 2017 il Muse Museo delle Scienze di Trento precisa che i collaboratori del Muse, in forza dell’alta considerazione che l’istituzione stessa ha delle proprie risorse pregiate, sono da sempre oggetto di attenzioni gestionali che a nostra conoscenza non hanno pari in nessun’altra realtà museale italiana. Spiace registrare, da parte di una sigla sindacale, affermazioni sul loro trattamento assolutamente non corrispondenti al vero. La risoluzione della situazione contrattuale dei collaboratori secondo le possibilità offerte dalla normativa è un processo avviato di concerto con la Provincia Autonoma di Trento esattamente un anno fa. La soluzione è stata individuata nell’affidamento esterno tramite il quale il Muse si è premurato di garantire a tutti i collaboratori (selezionati peraltro per curriculum e non con procedure concorsuali) la prosecuzione del rapporto di lavoro con il nuovo soggetto, grazie a una specifica clausola sociale prevista nel bando. Ricordiamo che a oggi i collaboratori non hanno alcun inquadramento contrattuale di riferimento, avendo un semplice rapporto individuale di collaborazione con il Muse. Per correttezza d’informazione segnaliamo che l’inquadramento previsto dal bando non penalizzerà alcuna professionalità. Esso è assolutamente in linea con le mansioni svolte attualmente e che verranno richieste in futuro dal soggetto vincitore della gara. E’ falso affermare che l’inquadramento previsto “costi meno”: il livello economico previsto è, infatti, ampiamente superiore all’attuale. Da parte della dirigenza vi è stato un comportamento impeccabile, orientato alla trasparenza e al coinvolgimento delle rappresentanze sindacali. I collaboratori stessi hanno avuto più occasioni d’incontro con la dirigenza per ottenere informazioni e disporre del materiale illustrativo delle condizioni previste. Per i motivi sopraccitati, il prospettarsi di una mobilitazione dei collaboratori risulta quantomeno intempestiva e inefficace, dal momento che il procedimento stesso è ormai già concluso. Si fa presente, infatti, che il bando pubblico gestito dall’Agenzia Provinciale Appalti e Contratti è chiuso e si è già provveduto la scorsa settimana all’apertura delle offerte. In attesa dell’aggiudicazione la Direzione del Muse, che non si sottrae al confronto sindacale, è ora tenuta al necessario riserbo. |