Aggiornamento sul terremoto dell'Italia Centrale
I morti finora accertati sono 250, i feriti 365, estratte vive 215 persone – Serve denaro
L'ultima scossa con magnitudo superiore ai 4 punti Richter è accaduta questo pomeriggio alle 14.36 e ha provocato ulteriori danni. In tutto sono più di 500 le scosse che l’INGV ha rilevato nella zona con magnitudo superiore ai due punti.
La Protezione civile registra al momento 250 morti (il terremoto dell’Abruzzo ne provocò 309), ma la lista è destinata a crescere perché sono ancora molte le macerie da liberare.
La cosa spaventosa è che delle 250 vittime, ben 205 sono del comune di Amatrice.
Sono tante le attestazioni di cordoglio e le iniziative attivate per aiutare la gente colpita dal terremoto. Noi abbiamo riportato solo le più significative e, su richiesta della Protezione civile, abbiamo pubblicando gratuitamente un banner che invita la gente a inviare denaro digitando il numero 45500 con il telefono cellulare o quello fisso.
In effetti, quello che serve di più al momento (a parte il sangue che ha superato l’emergenza) è il denaro.
E di denaro ce ne vorrà parecchio anche dopo, per ricostruire le abitazioni andate distrutte. In questo l’Europa potrà, dovrà dare una mano significativa.
Al momento il Governo ha stanziato 50 milioni per le esigenze immediate. Poi si dovrà fare un piano pluriennale per prevenire i terremoti adottando migliorie antisismiche. Vittime a parte, costa meno ristrutturare che ricostruire.
Non va dimenticato infatti che la scossa di terremoto è stata sì forte, ma non irresistibile. I sei gradi Richter non sono nulla a confronto dei 9 gradi che spesso si verificano in Giappone e sulle coste orientali delle Americhe.
La differenza tra la scala Mercalli e la scala Richter sta nel fatto che la prima misura i danni e la seconda la potenza liberata. Se la scossa del terremoti dell’Italia Centrale fosse stata misurata Mercalli, avrebbe raggiunto il massimo della scala.
Purtroppo, avevamo appena pubblicato la notizia che non si erano verificati episodi di sciacallaggio, quando è giunta la notizia che i Carabinieri hanno arrestato un pregiudicato napoletano di 45 anni che tentava di entrare in un’abitazione. Per catturarlo alcuni militari dell’arma sono rimasti leggermente feriti.
Speriamo che l’episodio rimanga isolato, perché è uno degli aspetti più miserabili che accompagnano queste calamità.
Ai tempi del terremoto di Messina i militari fucilavano sul posto gli sciacalli. Sono passati più di 100 anni, la giustizia è diventata più civile, ma la malvagità sembra rimasta la stessa.