Trento, concluso al meglio il XIX corso di poesia
In questi anni sono stati oltre cento i poeti «invitati» di tutto il mondo
>
Diciannove anni fa Padre Livio Passalacqua, legato da amicizia con il poeta e scrittore Renzo Francescotti, gli chiese quale iniziativa culturale poteva proporre per essere ospitata, in piena autonomia, a Villa S. Ignazio.
Francescotti gli propose dei corsi di poesia. L’idea fu immediatamente accolta.
Ed è così che in questi 19 anni si sono svolti questi corsi, gratuiti ma limitati a una ventina di iscritti, con due fondamentali obbiettivi: il primo, il principale, quello di addestrare i corsisti ad annusare la poesia, a riconoscerla nella sua autenticità, a respirare con i poeti, che non vengono studiati ma invitati, per colloquiare con loro.
In questi anni sono stati oltre cento i poeti di tutto il mondo, di diverse epoche, invitati.
Un lavoro enorme, unico nella nostra regione e forse nel nostro paese. Il secondo obiettivo è quello - se esiste un certo talento - di coltivarlo, affinarlo, esprimerlo.
È così accaduto che diversi corsisti negli anni abbiano scritto poesie, vinto premi a concorsi, pubblicato il loro primo e anche il loro secondo libro di versi.
Anche quest’anno il corso si è concluso con la Festa della Poesia, nella Sala Grande di Villa S. Ignazio gremita, con il condutture dei corsi Renzo Francescotti che ha ringraziato la Villa dell’ospitalità, con Padre Livio Passalacqua intervenuto a ribadire l’insostituibile ruolo della poesia a contrastare l’utilitarismo e l’ottusità, ad affermare l’immaginazione e la libertà.
Dalla plaquette curata da Diego Luchi in «33 copie numerate a mano» i 21 partecipanti che hanno ultimato il corso durato quattro mesi hanno letto la loro poesia, quest’anno sul tema Profumi.
A conclusione un ricco rinfresco curato dai corsisti e offerto anche ai numerosi ospiti.