«Odyssey Dawn». Aggiornamenti sull’attività militare italiana
Le operazioni svolte ieri dalle nostre Forze Armate sul teatro libico
L'Italia e gli altri partner della
Coalizione continuano ad essere impegnati nelle operazioni sotto
l'egida della Risoluzione 1973 del Consiglio di Sicurezza delle
Nazioni Unite, al fine di proteggere la popolazione civile dalle
azioni militari del Governo libico.
Nella giornata di ieri, giovedì 24 marzo, l'Aeronautica Militare
italiana ha condotto in totale 4 missioni.
Questi i dettagli.
Tra le ore 15.00 e le ore 17.00 sono decollati in successione dalla
base di Trapani quattro F-16 del 37° Stormo per una missione sopra
i cieli della Libia, concludendo al missione alle ore 19.00;
Tra le ore 21.30 e le ore 22.30 sono decollati in successione, per
una missione notturna quattro Tornado ECR (Electronic Combat
Reconnaissance), che sono stati riforniti in volo da un C130J (AAR
- Air-to-Air Refuelling - Nella foto di repertorio),
concludendo al missione alle ore 01.00 di oggi.
Oggi, alle ore 14.30, sono decollati dalla base di Trapani due F-16
del 37° Stormo che ha ultimato la propria missione alle ore
19.00.
In aggiunta alle missioni dei velivoli, le Unità navali della
Marina Militare, attualmente sotto comando nazionale, cooperano con
gli assetti dell'Aeronautica per il controllo e la difesa dello
spazio aereo italiano.
Nel Canale di Sicilia sono presenti anche la nave rifornitrice
Etna, che opera nell'ambito del gruppo navale NATO SNMG1
(attualmente sotto il comando del Contrammmiraglio Gualtiero
Mattesi) ed il pattugliatore di squadra Borsini, che sta svolgendo
la missione di vigilanza pesca e controllo dei flussi
migratori.
Nell'ambito delle attività di supporto alla Protezione Civile, la
Nave San Marco è giunta nuovamente a Lampedusa intorno alle ore
8.00 di questa mattina, per contribuire al trasporto in altre sedi
dei cittadini extracomunitari che affollano l'isola.
Inoltre, per il supporto al dispositivo di vigilanza attuato
sull'isola di Lampedusa, è stato completato il rischieramento di
ulteriori 50 soldati portando così a 200 il totale degli uomini
impegnati a Lampedusa e Mineo.