Il Consiglio Provinciale approva la legge contro la recessione
Gli «Interventi urgenti per favorire la crescita e la competitività del Trentino» sbloccano anche un miliardo di piccoli lavori pubblici
Con 21 voti favorevoli e 11 contrari il Consiglio provinciale ha approvato questo pomeriggio in aula il disegno di legge 307 proposto dalla Giunta provinciale e firmato dal presidente Dellai, che reca «interventi urgenti per favorire la crescita e la competitività del Trentino».
Con la maggioranza ha votato a sostegno del provvedimento anche Nerio Giovanazzi di Amministrare il Trentino.
«Una legge per la crescita economica di questo territorio – commenta Mauro Gilmozzi all’approvazione – e che affronta, con giusto equilibrio e senza rinunciare ad interventi strutturali, il momento di difficoltà che anche il Trentino sta vivendo.
«Si tratta di una legge molto importante – aggiunge l'Assessore, – anche perché è stata approvata a larga maggioranza e ci consente di concentrarci in particolare su due questioni: i lavori pubblici e la revisione della spesa.
«Con la nuova normativa vogliamo riuscire a sbloccare, infatti, più di 1 miliardo di euro di lavori che, anche grazie al nuovo regolamento sulle opere pubbliche, possono andare a favore delle nostre imprese. Questo vuol dire concretamente sostenere la crescita, le imprese, le famiglie, i lavoratori.»
«Il secondo fronte sul quale interviene la legge – prosegue Gilmozzi – è quello della spesa: in questo senso noi abbiamo anche ottemperato a un obbligo di legge nazionale, mettendo a sistema la cosiddetta spending review, con l'obiettivo quindi di spendere meno e recuperare risorse dalla spesa pubblica per investirle appunto nella crescita.
«Nel provvedimento sono anche contenute norme a favore dei nostri professionisti, anch'essi coinvolti in questo momento di crisi e, in generale, a favore dei problemi congiunturali di questo territorio. Questo non vuol dire rinunciare alle misure strutturali, che comunque la Provincia ha messo e sta mettendo in atto, ma trovare il giusto equilibrio in un momento di difficoltà.»
Per la Lega, invece, Alessandro Savoi ha spiegato l’astensione del proprio gruppo perché «questa legge non rilancerà affatto l’economia trentina essendo solo fumo e niente arrosto».
Rodolfo Borga ha motivato l’astensione anche del Pdl.
«Questo provvedimento poteva dare molto – ha detto – ma la Giunta oltre a respingere l’emendamento da me proposto per togliere alle famiglie il peso dell’Imu sulla prima casa, ha detto di no anche alla previsione di un controllo sulla struttura burocratica della Provincia applicato invece ai Comuni.»
Bruno Firmani dell’Idv ha ribadito che la legge è fondamentale per reggere all’urto della crisi, ma occorre pensare maggiormente al futuro incentivando ad esempio ristrutturazioni tali da comportare emissioni bassissime anche a sostegno dei professionisti.
Per il Patt Mauro Ottobre ha giudicato la legge molto importante per i fondi a sostegno dell’edilizia e la mappatura degli immobili invenduti affinché si possano applicare prezzi calmierati.
Marco Sembenotti ha ricordato le 9 astensioni e i 6 voti favorevoli ad articoli della legge espressi dalla Lista Civica.
«Tuttavia il provvedimento è oggettivamente la classica incompiuta con cui si mira solo a ripulirsi la coscienza».
Per l’Upt Giorgio Lunelli ha preannunciato il convinto voto favorevole del suo gruppo perché «questa legge mette in campo strumenti utili a fronteggiare la crisi secondo un progress di interventi». Così «la Provincia si dimostra capace di essere a fianco dei trentini».
Lunelli ha poi definito pesante, ingiusta e sbagliata l’affermazione di Penasa («voi avete reso i trentini più poveri»). In realtà la Giunta con questa legge ha dato prova di saper intervenire con misure selettive ed eque.
Penasa ha replicato a Lunelli che aveva definito populiste le dichiarazioni dell’esponente leghista.
«La verità è che abbiamo gente che soffre e per questo abbiamo a cuore i problemi della popolazione trentina.»
A favore della legge si è pronunciato anche Mario Magnani del gruppo misto, con due avvertenze: sui controlli («giusto ridurli ma sui rischi di infortuni sul lavoro occorre tenere alta la guardia»); e sull’accreditamento dei servizi erogati ai cittadini («com’è avvenuto con questa legge non si può rinviare sine die, per cui la Giunta provveda»).
Nerio Giovanazzi di Amministrare il Trentino ha confermato il proprio voto favorevole alla legge già preannunciato a inizio dibattito, «anche se si tratta di un provvedimento abbastanza normale, che non è il caso di enfatizzare».
A suo avviso si sarebbe potuta valutare in modo diverso la soglia dell’Icef come proposto da Viola. considerando meno il patrimonio, perché molti cittadini trentini al di sotto di una certa fascia di reddito non potranno beneficiare di questi interventi. In ogni caso considerate anche le recenti richieste degli artigiani «questa legge potrà portare un po’ di ossigeno».