Nadia Clementi e Daniela Larentis in visita al CIBIO
Parliamo del Centro per la Biologia Integrata (CIBIO) dell'Università di Trento
Nella foto, N. Clementi, A. Quattrone (direttore del Cibio), G. Provenzano, L. Pasini e D. Larentis.
Non è stata una intervista da poco quella che abbiamo pubblicato ieri intitolata «La difficile sfida al cancro», perché non è mai semplice fungere da raccordo tra il mondo scientifico e la gente comune.
In compenso, Nadia Clementi (per la prima volta coadiuvata dalla collega Daniela Larentis) ha avuto modo di conoscere la struttura del Centro Interdipartimentale di Biologia Integrata, Centre for Integrative Biology (CIBIO) a Mattarello, che nato con lo scopo di promuovere e coordinare iniziative di sviluppo dell'area delle biotecnologie.
«Siamo rimaste piacevolmente colpite – dicono Nadia e Daniela – dall’entusiasmo con cui quei giovani ricercatori, con dedizione e competenza, ogni giorno sono impegnati sul fronte scientifico, tanto da far apparire quel mondo che noi tutti consideriamo molto distante dalla vita comune di ognuno, un po’ più accessibile, rendendoci maggiormente conto di quanto la ricerca sia importante per tutti noi.»
Come i nostri lettori ricorderanno, grazie ai ricercatori del CIBIO siamo riusciti a compiere le seguenti interviste.
«L'importanza delle cellule staminali per il futuro della medicina», intervista alla dott.ssa Tania Incitti (vedi).
«L'importanza della genetica nello studio dell'autismo», intervista al dott. Giovanni Provenzano (vedi).
«La sperimentazione animale», intervista al dott. Nicola Cornella (vedi).
«La difficile sfida al cancro: comprenderne le cause genetiche», intervista al dott. Luigi Pasini (vedi).
Ma cos’è il «CIBIO»?
II CIBio (nella foto qui sopra un laboratorio) promuove l'integrazione tra didattica e ricerca; ciò si realizza principalmente tramite il supporto all’organizzazione del corso di laurea in biotecnologie presso la Facoltà di Scienze MFN, nonché ad altre iniziative didattiche della stessa Facoltà e delle Scuole di Dottorato.
Detto centro elabora piani di sviluppo delle attività di ricerca in biotecnologie, con particolare riferimento alle ricerche nell’ambito dei meccanismi molecolari di attività cellulare in condizioni normali e patologiche e con l’utilizzo degli strumenti di indagine propri dell’approccio integrato della biologia dei sistemi, quali l’analisi genomica, trascrittomica, proteomica e metabolomica.
Il CIBIO in particolare gestisce laboratori di biotecnologia presso le strutture a esso assegnate dell’Università di Trento; attiva e consolida una rete di collaborazioni nazionali e internazionali nell’area della biologia integrata e delle biotecnologie.
Contribuisce all’organizzazione del corso di laurea in biotecnologie e della
scuola di DOttorato in Scienze Biomolecolari della Facoltà di Scienze MFN.
Sostiene altre iniziative didattiche nell’area delle biotecnologie della Facoltà di Scienze MFN, eventualmente in collaborazione con altre Facoltà e Dipartimenti.
In ultimo promuove attività di formazione post-laurea e formazione permanente nei suoi settori di attività.
Daniela Larentis - [email protected]
Nadia Clementi – [email protected]
Nella foto che segue, dott. L. Pasini, dott. G. Provenzano, D. Larentis, dott.ssa Tania Incitti e N. Clementi.