100 militari hanno realizzato un ponte per la viabilità di Amatrice

Hanno lavorato 24 ore su 24 – Sul campo attualmente sono impegnati in totale 1.358 militari – «Il sistema Paese ha funzionato»

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Prosegue l’impegno della Difesa a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto: oggi è stato completato il bypass al ponte «Tre Occhi» che consentirà di ripristinare la viabilità di accesso principale alla città di Amatrice
Il bypass al ponte «Tre Occhi» - oltre al ripristino della normale viabilità dopo la chiusura del ponte sulla strada regionale 260 - permetterà ai mezzi pesanti di portare via le macerie, attività indispensabile per avviare i futuri lavori di ricostruzione.
In particolare i militari del Genio, dopo aver rafforzato l'alveo del fiume, hanno effettuato tutte le opere necessarie per sistemare il piano di accesso al ponte e di raccordo del bypass.
 

 
Durante la cerimonia di inaugurazione, un commosso sindaco di Amatrice, ringraziando l'impegno di tutte le Forze armate (Esercito, Aeronautica, Marina, Carabinieri) ha detto: «Grazie, grazie di cuore al grande Esercito italiano, conserverò questa bandiera simbolo della rinascita».
Un centinaio i militari impiegati nell'opera, 24 ore su 24, che hanno utilizzato numerosi veicoli tra cui mezzi di trasporto, autogru, escavatori ed anche una terna (macchina di movimento terra).
I lavori sono stati effettuati in sinergia con Protezione Civile, Vigili del Fuoco e l'Azienda Strade Lazio (Astral).
Sul campo attualmente ci sono 1.358 militari, un forte impegno che vede le migliori capacità delle Forze Armate al servizio dei cittadini come sottolineato dal Libro Bianco del Governo.
 

 
Il Capo di stato Maggiore della Difesa, Generale Claudio Graziano, si è complimentato, attraverso un tweet, con il personale dell'arma del Genio dell'Esercito italiano per la preziosa attività svolta ad Amatrice per consentire il ripristino della viabilità.
«Grazie ragazzi @Esercito per grande lavoro ricostruzione ponte Rinascita #Amatrice. Orgoglioso di voi» – scrive il Generale Graziano che la scorsa settimana si è recato nelle aree colpite dal grave sisma dove fin dalle prime ore successive al grave disastro naturale sono all'opera oltre 1.300 uomini e donne delle Forze armate che lavorano fianco a fianco a protezione civile, vigili del fuoco, polizia, volontari dimostrando come ha sottolineato il capo di stato maggiore della Difesa che «il sistema Paese ha funzionato».