La Vernaccia Nera di Serrapetrona – Di Giuseppe Casagrande

Nell'antico borgo marchigiano in questi giorni si rinnova il rito dell'appassimento delle uve. Esperienza unica in uno dei «santuari» della viticoltura eroica

L'antico metodo di appassimento dei grappoli della Vernaccia di Serrapetrona.

Serrapetrona è un suggestivo borgo medievale in provincia di Macerata, situato a 500 metri sul livello del mare, ubicato tra gli ultimi contrafforti appenninici che preannunciano la distesa di colline che degrano dolcemente dai romantici Monti Azzurri fin verso i lidi adriatici. Il termine Serra, di origine longobarda, indica un abitato fortificato con funzioni di sbarramento a difesa della Val Petrona, una valle di pietra.
 

I grappoli della Vernaccia Nera di Serrapetrona appesi alle pareti.
 
 Due le tipologie: uno spumante Docg da meditazione e un vino fermo 
Le colline che circondano il borgo sono famose per la presenza di un antico e nobile vitigno, la Vernaccia Nera. Un vitigno autoctono dell'entroterra marchigiano, allevato su una superficie di appena 70 ettari, dal quale si ricavano due denominazioni caratterizzate da una fortissima identità e da un profondo legame con il territorio: la Vernaccia di Serrapetrona Docg e il Serrapetrona Doc.
La Vernaccia di Serrapetrona Docg è uno spumante da meditazione, per usare una frase cara a Veronelli (ricorda il Recioto della Valpolicella) che prevede una sequenza di ben tre fermentazioni, l’ultima delle quali proviene dalla pigiatura delle uve lasciate ad appassire, mentre il Serrapetrona Doc è un vino fermo, secco, dalla grande personalità, che si distingue per le sue caratteristiche sfumature speziate.
 

Affollatissimi gli stand della manifestazione Appassimenti Aperti.
 
  A metà novembre si celebra il rito dell'appassimento dei grappoli 
Dalla consuetudine dell’appassimento delle uve nasce la tradizione di «Appassimenti Aperti», una manifestazione scaturita da una vera e propria ritualità che celebra l’unicità di una viticoltura, non a sproposito, definita «eroica».
Le due domeniche centrali del mese di novembre sono le date nelle quali, tradizionalmente, si festeggia la Vernaccia Nera. La sedicesima edizionre di «Appassimenti Aperti» ha preso il via domeica scorsa 12 novembre e si concluderà domenica 19. Nella piazza principale del paese, allestita con stand enogastronomici, s’inizia alle 11 e si prosegue senza sosta fino alle 19. Presenti, ovviamente, le aziende produttrici della Vernaccia: Alberto Quacquarini, Colleluce, Terre di Serrapetrona, Serboni, Podere sul lago, Fontezoppa e Verser.
 

La sindaca di Serrapetrona, Silvia Pizzi, si congratula con gli chef della kermesse.
 
  La visita alle cantine e ai fruttai dove sono appesi i grappoli di Vernaccia 
Ma c’è di più. Le prime cinque cantine del precedente elenco sono pronte ad accogliere gli enoturisti, che avranno così la possibilità di incontrare i produttori e visitare i relativi locali di appassimento, i cosiddetti fruttai, dove vengono messi ad appassire, appesi ai soffitti, i grappoli raccolti durante la vendemmia. Per l’occasione funzionerà un servizio di trasporto gratuito con navette che, a partire dalle 14, condurrà i visitatori nelle diverse cantine.
Dalle 16, intrattenimento in piazza per grandi e piccini, con giochi di prestigio e performance di artisti di strada.
 

 
 Vino e gastronomia a braccetto con i siti storico-artistici del territorio 
«Una manifestazione che continua a crescere - afferma orgogliosamente Silvia Pinzi, giovane e dinamica sindaca del piccolo comune - grazie alla collaborazione di diverse anime: i produttori, la Pro Loco, l'Istituto Marchigiano Tutela Vini e molti volontari che si mobilitano per accogliere i tanti visitatori che giungono a Serrapetrona alla scoperta delle nostre eccellenze, non solo enologiche, ma anche gastronomiche, dei nostri siti storico-artistici, nonché del patrimonio naturalistico e paesaggistico.»
 
Infatti, «Appassimenti Aperti» rappresenta l’occasione per turisti, foodtrotter ed enoappassionati di conoscere da vicino questo ridente borgo che, oltre al suo pregiato vino, può vantare numerose attrattive storico-artistiche, come le chiese di San Francesco, con un polittico di Lorenzo d’Alessandro, e di Santa Maria in Piazza, con il deposito espositivo delle opere d’arte provenienti dal recupero effettuato presso le chiese dal sisma, mentre Palazzo Claudi ospita la mostra «Claudio Claudi: un umanista del secolo breve».
Nello stesso edificio si può visitare anche la mostra d’arte contemporanea «Per Bacco…. Vernaccia», curata da Marilena Spataro, con quindici opere in esposizione fino al 26 novembre.

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Giuseppe Casagrande - [email protected]