Storie di donne, letteratura di genere/ 243 – Di Luciana Grillo
Mariangela Galatea Vaglio: «Teodora, la figlia del circo» – Costantinopoli, VI secolo d.C. nella sfavillante capitale dell'Impero romano d'Oriente...
Titolo: Teodora. La figlia del circo. La saga di Bisanzio
Autrice: Mariangela Galatea Vaglio
Editore: Sonzogno 2018
Genere: Narrativa italiana con ambientazione storica
Pagine: 380, illustrato, Brossura
Prezzo di copertina: € 17
Un romanzo ambientato a Costantinopoli, capitale dell’impero romano d’Oriente, nel VI secolo dopo Cristo, è sicuramente una lettura impegnativa, perché bisogna calarsi in una realtà tanto lontana da noi e seguire con attenzione paziente il filo della storia che si interseca con quello della Storia e che è percorso da intrighi, complotti, tradimenti e violenze.
Ma la figura della protagonista, Teodora, attrice bellissima e spia, affascina lettrici e lettori, fin dalle prime pagine del libro quando, ancora bambina, fa dire a Rodope, donna-strega-indovina: «È sveglia e ha già capito cosa conta nella vita».
In realtà, Teodora sa cosa vuole e come raggiungere il suo scopo; e propone ai suoi genitori, in un momento di bisogno, di chiedere aiuto direttamente all’imperatore.
Mentre le vicende della piccola famiglia di circensi si sviluppano, intorno a loro si combattono guerre, si tenta di sconfiggere i Romani, i Persiani sono alle porte.
Giustiniano, intanto, cresce protetto dallo zio Giustino che lo lascia a casa, nonostante la sua voglia di combattere, perché «sei un ragazzo intelligente. Tieni sotto controllo la situazione. E Anastasio… Se dovesse accadermi qualcosa, la nostra famiglia con te sarà al sicuro… Sei abile nelle questioni legali. Per questo ti ho fatto studiare».
Di capitolo in capitolo incontriamo Goti, Persiani e Unni, il console romano Ipazio, il governatore Areobindo che sostiene «la preservazione dell’impero, ad ogni costo… Roma da secoli è ciò che garantisce l’ordine del mondo. E noi siamo Romani», il capocomico Prisco, a cui Teodora chiede un ruolo già assegnato a sua sorella Comitò.
Riuscirà Teodora a conquistare il pubblico solo quando farà scivolare a terra la tunica e si mostrerà spavaldamente nuda, e attirerà l’attenzione del potente Ipazio che la vorrà a casa sua.
Una danza sensuale le permette addirittura di essere notata da Giustiniano! E di diventare ricca.
La storia si sviluppa nel VI secolo dopo Cristo, dunque ci sono anche i cristiani e le lotte religiose fra monofisiti e calcedoniani: il patriarca di Costantinopoli, Anastasio, viene assediato nella basilica di Santa Sofia e poi «preso in ostaggio da un uomo. Che gli punta un coltello alla gola.» Contemporaneamente, guerra civile: «Tre uomini per una sola carica…la città è a ferro e fuoco.»
Intanto, Teodora ha un bambino «proprio ora che era al culmine del successo…è stato tutto un incubo», sopporta malamente la gravidanza, si chiede cosa farà di suo figlio, ma quando la madre le prospetta la possibilità che Antimo lo prenda con sé e lo affidi a una nutrice, «Teodora vorrebbe piangere, ma le lacrime non le scendono sulle gote».
Gli avvenimenti si susseguono, l’autrice passa dalla descrizione del funerale di Ariadne alla vigilia di una battaglia con consumata capacità: «Giustiniano guarda il mare. Se morissi oggi, pensa, l’ultimo colore che vedrei sarebbe questo blu…Giustiniano non ha avuto un solo momento di tregua…», Giustiniano riceve da Urbicio l’offerta di governare l’impero, Macedonia conferma: «Hai il dono di far fare agli altri ciò che vuoi…».
E intanto Teodora, trasferitasi in provincia, si annoia: Questa città è così addormentata che invocheresti un attacco di barbari…», trova il modo di andar via, prima ad Alessandria d’Egitto poi ad Antiochia, in Siria, dove ritrova Macedonia, conosciuta da bambina, pronta a darsi da fare perché rientri a Costantinopoli.
E Teodora «…ora che è di nuovo nella sua casa, e si sente finalmente al sicuro, avverte l’esigenza di chiudere per sempre con la vita che faceva prima» e di trovare finalmente l’uomo della sua vita.
Luciana Grillo – [email protected]
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