Maurizio Boscheri espone a Roma – Di Daniela Larentis

La mostra inaugurata in ottobre a Roma, alla Galleria d’arte Stefano Simmi, raccoglie sedici importanti opere dell’artista trentino – L’intervista

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Maurizio Boscheri è un apprezzato artista trentino molto attivo sia in Italia che all’estero.
Ha iniziato a dipingere da autodidatta nel 1997 e da allora non si è mai fermato, esponendo in importanti sedi istituzionali, fra le quali ricordiamo il Muse, il Museo delle Scienze di Trento (del 2014 BiodivestitArt, una mostra che aveva raccolto una cinquantina di opere, accompagnata da un esaustivo catalogo).
I suoi lavori sono presenti oggi in numerose collezioni private, musei e istituzioni sia nazionali che internazionali.
 
Protagonisti indiscussi delle sue opere, spettacolari omaggi alla biodiversità, gli animali: esemplari per lo più esotici come pappagalli, tigri, uccelli, zebre, ma anche lupi e tanto altro.
Amante della natura, attraverso i suoi numerosissimi viaggi ha avuto modo di studiare moltissime specie, molte delle quali in via d’estinzione. 
  

Maurizio Boscgeri e Luciano Calosso, architetto, scenografo e costumista italiano.
 
Sottolinea Boscheri, parlando della sua arte, «Un quadro non è solo un insieme di colori, ma è il risultato di un lavoro di cuore ed energia… La natura è stata da sempre la mia unica fonte di interesse e curiosità, i colori sono una seconda pelle, sono il mio cibo per la mente, il mezzo di comunicazione della mia anima, lo specchio delle mie emozioni».
La sua ultima importante personale è stata da poco inaugurata a Roma innanzi ad un folto ed entusiasta pubblico, presso la prestigiosa galleria d’arte Simmi.
 
Boscheri conta al suo attivo un numero consistente di esposizioni, ne citiamo alcune fra le più importanti: Villa Borghese, Roma, Teatro Smeraldo, Milano, Museo d’Arte Moderna, Classica e Contemporanea Cà la Ghironda di Bologna; Art Expo di New York; ArtePadova, in diverse gallerie internazionali negli USA, a Parigi, Cairo, Dubai, Shanghai, Colombo, Vienna, Karachi ed in alcune gallerie italiane a respiro internazionale.
Nel 2011 ha partecipato alla 54ª Biennale di Venezia, «L’arte non è cosa nostra» a cura di Vittorio Sgarbi - Padiglione Italia - nelle esposizioni di Milano e di Torino.
 

Mario Liberali, Maurizio Boscheri e Gianluca Felicetti.
 
È stato inserito tra gli artisti internazionali a rappresentare il capitolo «Transavanguardia» nel volume «Animali nell’Arte» edito da Skira con prefazione di Vittorio Sgarbi e commento critico di Vladek Cwalinsky, è annoverato tra i pittori trentini ne «Arte trentina del Novecento» di Maurizio Scudiero.
Nel 2012 è inserito nel volume «Lo stato dell’arte» a cura di Vittorio Sgarbi con l’opera «Air-cadia», con testo critico di Giorgia Cassini. Nel 2016 ha esposto al Mohatta Palace Museum di Karachi, Pakistan e ha realizzato un murale permanente all'aeroporto internazionale di Jinnah, Karachi.
 
Nel 2017 ha partecipato alla Karachi Biennale con il progetto Reel on Hai. Nel 2018 gli viene commissionata l’opera «Levrieri» ispirata ai cani di Gabriele D’Annunzio, esposta permanentemente al Vittoriale degli Italiani, Gardone Riviera.
Alcune sue opere sono state battute ad aste tenute da Sotheby’s a Lisbona.
Abbiamo avuto il piacere di rivolgergli alcune domande.
 

 
È da poco stata inaugurata una sua importante personale a Roma: fino a quando sarà visitabile?
«La mostra personale inaugurata il 6 ottobre alla Galleria d’arte Stefano Simmi, Roma, sta proseguendo in collettiva e sarà visitabile fino al 6 gennaio 2019.»
 
Quante opere sono esposte e di che opere si tratta?
«Sono esposte 16 opere, sia dipinti ad olio che mixed media su tela.»
 
C’è un messaggio che vuole trasmettere attraverso la sua arte?
«Ho sempre coltivato un’attenzione particolare per gli animali in pericolo di estinzione, una lista in cui purtroppo si aggiungono ogni anno nuove specie ad ogni latitudine.
«Di solito mi focalizzo sul soggetto principale del quadro, impreziosendolo con vari elementi, generalmente fiori e insetti appartenenti all’ambiente in cui vive l’animale ritratto.»
 
Il viaggio è sempre stato per lei fonte di ispirazione: che cosa rappresenta oggi per lei?
«Per me il viaggio rappresenta un momento di contatto con l’universo intero, uno scambio spirituale con gli altri di altri luoghi.»
 

 
Lei è da sempre un instancabile viaggiatore, quali saranno le sue prossime mete?
«Sicuramente la Papua nuova Guinea, Nuova Zelanda e Tasmania, luoghi affascinanti di cui spero di riuscire ad ammirare le ultime roccaforti naturali.»
 
C’è qualche animale che non ha ancora dipinto e che vorrebbe in futuro ritrarre?
«In testa ne avrei migliaia, studio la natura da sempre quindi non mi basterebbe una vita per ritrarli tutti».
 
A cosa sta lavorando?
«Ad un paio di quadri con soggetto umano, in uno è rappresentata una principessa dai tratti asiatici, seduta su un trono e circondata da animali predatori, una mia idea di Madre Natura, e un altro in cui è ritratta una donna che rappresenta la bellezza eterna femminile, sempre circondata da animali meravigliosi.»
 
Progetti futuri?
«Esporre senza confini»

Daniela Larentis – [email protected]