Al via la 23ª edizione di «Palcoscenico Trentino»
Dal 26 ottobre al 29 novembre la rassegna teatrale animerà il Teatro S. Marco di Trento per l’aggiudicazione del premio «Mario Roat»
Agli antipodi del tempo migliore.
Anche quest’anno l'appuntamento con il pubblico è fissato al Teatro S. Marco dove, al sabato sera, andranno in scena quattro spettacoli proposti da altrettanti gruppi filodrammatici che saranno in gara fra loro per l'aggiudicazione del «Premio Mario Roat».
È prevista inoltre, venerdì 29 novembre, una serata finale con una rappresentazione fuori concorso e la premiazione dei vincitori.
Gli spettacoli in programma sono stati presentati oggi a Trento nel corso di una conferenza stampa dal presidente, Gino Tarter, e dai rappresentanti delle compagnie partecipanti.
«La Co.F.As., capillarmente diffusa sul territorio – ha spiegato in apertura Tarter – associa 120 filodrammatiche in Trentino e 6 compagnie di madrelingua italiana in provincia di Bolzano.
«Ogni anno organizza circa un migliaio di recite che, nel corso del 2018, hanno portato a teatro 150.000 spettatori.»
Ad aprire il calendario sarà, sabato 26 ottobre, la Compagnia «GAD Città di Trento» con «Oh… Che bella guerra!», uno spettacolo di teatro-cabaret scritto appositamente per la compagnia da Luigi Lunari, drammaturgo e saggista milanese scomparso il 15 agosto scorso.
L'opera racconta la Grande Guerra e l’inutilità del sacrificio di 17 milioni di morti alternando comicità, canti popolari, monologhi, testimonianze e satira sui comandanti degli eserciti.
Il tutto arricchito da citazioni di Trilussa, Albert Einstein, Curzio Malaparte, Boris Vian e Bertolt Brecht.
Le scene si susseguono, coinvolgendo una quarantina di personaggi, in una scenografia multimediale che rievoca i campi di battaglia.
la siarpa de la sposa.
Sabato 2 novembre sarà invece l’Associazione «Direzione Ostinata» di Bolzano ad affrontare il giudizio del pubblico e della giuria con «Agli antipodi del tempo migliore», un racconto in musica di Elisabetta Marcantonio che si propone di far entrare il pubblico nell’anima di un’adolescente costretta a emigrare.
Una giovane donna mescola lo stupore della scoperta del mondo, tipica della sua età, con le sensazioni legate a un doloroso ma stupefacente passaggio da un mondo ad un altro.
Uno spettacolo dove la narrazione teatrale si fonde con le realtà di eventi realmente accaduti e li rielabora con l’aiuto di musiche originali e di immagini.
Il terzo spettacolo, che sarà in scena sabato 9 novembre, avrà per protagonista l’Associazione Culturale «Libero Teatro» di Grumes con «La siarpa de la sposa» un testo in dialetto trentino di Gabriella Scalfi.
È la storia di Teresa, una ragazza povera, bella e coraggiosa, che lascia gli stenti del suo paese per attraversare l’oceano e unirsi a un giovane che non ha mai conosciuto.
La sua vicenda rappresenta il filo rosso di una storia che fa riferimento a quando, nell’ultimo decennio del secolo scorso, prese le mosse anche dal Trentino una migrazione di massa, che portò migliaia di persone a cercare altrove una vita migliore.
Il racconto di una piccola storia, fragile e delicata, dolce e al tempo stesso amara. Tutt’ora di sconcertante attualità.
Non dirmi che non sei felice.
Il quarto e ultimo spettacolo in concorso andrà in scena sabato 16 novembre e vedrà il Circolo Culturale Filodrammatico di Ischia alle prese con «Non dirmi che non sei felice», un testo elaborato dalla Compagnia stessa sotto la guida del regista che lo ha firmato con uno pseudonimo, Menegoldo Perridini.
Va in scena il classico triangolo (lui, lei, l’altro) in un meccanismo teatrale infallibile. Anna, la protagonista della storia, è diretta, chiara e spregiudicata.
È una donna che vince, decide, manovra e sconvolge la vita di due uomini ambigui, sperduti, confusi.
Ma riuscirà a trasformare quel triangolo in un cerchio perfetto? Una divertente commedia degli equivoci dove inganni, intrighi, sospetti, gelosie e intrecci imprevedibili si moltiplicano obbligando gli attori ad un ritmo serrato con frequenti colpi di scena.
La serata delle premiazioni, in programma venerdì 29 novembre, ospiterà infine il Gruppo teatrale dell’Istituto Tecnico Tecnologico Buonarroti di Trento con lo spettacolo «Fahrenheit 2019».
Lo spettacolo, curato da Ilaria Andaloro e Fabio Gaccioli e liberamente ispirato al romanzo Fahrenheit 451 di Ray Bradbury, è stato presentato nel maggio scorso dal gruppo teatrale dell’Istituto Tecnico Tecnologico Buonarroti di Trento nell’ambito del Meeting «La Scuola a Teatro», risultando fra gli allestimenti più interessanti.
Si sofferma sul ruolo e sull’importanza della lettura, sull’influenza dei mass-media nella società contemporanea, e mette in rilievo l’eterna potenza sovversiva e vitale della cultura.
Tutti gli spettacoli avranno inizio, al Teatro San Marco di Trento in via San Bernardino, alle 20.45.
Oh, che bella guerra.
La 23ª edizione di «PALCOSCENICO TRENTINO» organizzata dalla Co.F.As. gode del sostegno finanziario della Provincia Autonoma di Trento - Assessorato alla Cultura e dei contributi di Regione Autonoma Trentino Alto-Adige/Südtirol; Cassa Rurale Lavis - Mezzocorona - Valle di Cembra e Cantina Rotaliana di Mezzolombardo.
Collaborano all'organizzazione della manifestazione anche il Comune di Trento, la U.I.L.T. Alto Adige (Unione Italiana Libero Teatro), l'Associazione «Il Teatro delle Quisquilie», il Gruppo ITAS Assicurazioni Agenzia di Lavis e Domotica Trentina.