Commemorazione dei Caduti a Riva del Garda
L'amministrazione comunale ha celebrato l’anniversario della fine della Grande guerra e la Giornata dell'Unità nazionale e delle Forze Armate
Foto di Matteo Tedeschi.
L'amministrazione comunale ha celebrato domenica 6 novembre il 104° anniversario della fine della Prima guerra mondiale e la Giornata dell'Unità nazionale e delle Forze armate.
Per l'amministrazione comunale hanno preso parte alla mattina di celebrazione il sindaco Cristina Santi e la Giunta municipale, una rappresentanza del Consiglio comunale con il presidente Salvatore Mamone, una rappresentanza delle istituzioni e delle forze dell'ordine nonché della polizia locale e delle associazioni combattentistiche e d'arma.
L’inizio è stato alle ore 10 con l’alzabandiera al Pilone della vittoria, a seguire la sfilata del corteo, in testa il gonfalone del Comune e la Fanfara alpina, lungo il tragitto via Antonio Gazzoletti, piazza Cesare Battisti, piazza Giuseppe Garibaldi, via Giuseppe Mazzini, con arrivo in piazza Cavour, per il raduno delle autorità e delle rappresentanze.
Alle ore 10.30 è iniziata la messa in memoria dei Caduti nella chiesa Arcipretale, officiata dal parroco don Dario Silvello.
Conclusa la messa, il corteo si è rimesso in cammino alla volta di piazza San Rocco, con tappe ai monumenti a Cesare Battisti e ai Caduti del mare per la deposizione di una corona di fiori.
Il momento conclusivo è stato all’Ara dei Caduti in piazza San Rocco, con la deposizione di una corona di alloro, la Fanfara alpina a eseguire l’inno nazionale e gli interventi del sindaco Cristina Santi, del capogruppo degli Alpini di Riva del Garda Fabrizio Angelini e di Mario Gatto, consigliere di zona e coordinatore per l’Alto Garda e Ledro dell’Associazione nazionale alpini.
Dopo la conclusione della celebrazione, delegazioni hanno deposto corone di fiori ai monumenti ai Caduti a Sant’Alessandro, a Varone, al cimitero del Grez, alla stele del parco della Libertà, al cippo di Alois Štorch, al cippo alpino alla chiesetta di San Michele, al cippo della Medaglia d’oro Bruno Galas e al Cristo Silente.