Tassullo, i lavoratori chiedono al giudice di sospendere la vendita
Lo ha deciso oggi l'assemblea dei dipendenti – I sindacati: «Tenere insieme tutti gli asset è l'unica strada per ridurre l'impatto sull'occupazione»
Nuova assemblea questa mattina alla Tassullo Materiali. I lavoratori, in maniera compatta, hanno deciso di chiedere al giudice delegato di sospendere la vendita della spa in più lotti, così come è stato deciso dal commissario giudiziale.
Il timore più che fondato è che uno spacchettamento degli asset societari sul mercato, con la divisione separata delle due attività che oggi fanno capo alla società, apra la strada a speculazioni con pesanti ripercussioni sul piano dell'occupazione.
Per questa ragione oggi stesso l'avvocato Ottorino Bressanini presenterà istanza di sospensione della vendita.
I tempi, del resto, sono strettissimi: la prima asta è in programma venerdì, 10 giugno. A fine mese è invece fissata l'udienza di fallimento.
«Riuscire a tenere insieme le due attività – insistono i tre segretari generali di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil, Maurizio Zabbeni, Stefano Pisetta e Gianni Tomasi – è l'unica strada per poter mettere in campo tutte le misure possibili per salvaguardare i livelli occupazionali e salvare il valore aggiunto dell'intero gruppo.
«In caso contrario è facile immaginare di trovare acquirenti interessati all'attività delle celle ipogee, meno all'attività tradizionale di produzione di materiali.
«Non si può, inoltre, non tenere in considerazione il fatto che oggi l'azienda si sta mantenendo con i proventi dell'attività tipica, quindi può avere un futuro.»
A conferma dell'opportunità di sospendere la vendita anche una lettera dell'Assessorato provinciale all'Industria in cui la Provincia si rende disponibile a confrontarsi con gli organi del Tribunale per individuare, sulla base degli strumenti a disposizione, tutte le strade possibili per salvare l'occupazione.
Oggi Tassullo Materiali occupa 71 lavoratori in Provincia, a cui se ne aggiungono altri quindici fuori provincia.