Afghanistan: sventati due attentati con arresti e sequestri

Terroristi stavano preparando attentati suicidi contro la nostra base di Herat

Nei giorni scorsi, nell’area di responsabilità del Regional Command West, a guida Brigata Sassari, sono state messe a segno una serie di operazioni mirate a disarticolare due importanti cellule terroristiche legate alla insorgenza di matrice Talebana operanti in Herat e nelle sua cinta suburbana. 
L’indagine, avviata sulla base di un quadro informativo configurato e coordinato dall’apparato intelligence di RC- West, ha visto il coinvolgimento di tutti gli assetti di ricerca operanti nel settore italiano.
 
Particolarmente attivo il ruolo delle cellule AISE (Agenzia Informazioni Sicurezza Esterna) schierate in Herat a supporto del Contingente Nazionale italiano, che, di concerto con le Forze di Sicurezza Afghane, hanno reciso sul nascere una possibile minaccia terroristica, verosimilmente rivolta contro il Contingente Nazionale e contro importanti personalità del panorama governativo e dell’apparato di sicurezza afghano.
 
Infatti, dopo una incessante caccia all’uomo, le Forze di Sicurezza Afghane hanno catturato 10 insurgents e sequestrato un ingente quantitativo di esplosivo oltre ad armi, munizioni ed equipaggiamenti già predisposti per l’immediato impiego.
Tra gli arrestati, spicca un sospetto aspirante suicida oltre a figure di rilievo specializzate nella pianificazione e nella organizzazione di attacchi nella loro fase terminale.
 
Quest’ultimo attentato potenziale potrebbe ricalcare altre iniziative messe in atto (e pure sventate) a Kabul, dove i militari americani e la polizia afghana hanno individuato e neutralizzato 16 aspiranti suicidi terroristici, tra i quali soldati dell’esercito afghano.
L’aumento del livello di attenzione è scattato subito dopo i due episodi americani in cui i militari hanno bruciato i corani e poi il sergente impazzito che ha fatto una strage in un villaggio.
L’Italia non c’entra nulla con gli episodi USA ma, nel bene o nel male. siamo alleati.