«Fum 'n tei oci» e «La visita della vecchia signora»
«Palcoscenico Trentino» li mette in scena al Teatro Cuminetti di Trento sabato 16 e domenica 17 novembre
L'edizione 2013 della Rassegna provinciale di Teatro amatoriale «PALCOSCENICO TRENTINO» organizzata dalla Co.F.As. proseguirà sabato 16 novembre a Trento con il terzo spettacolo partecipante al Concorso «Premio Mario Roat».
In scena la Filodrammatica «Concordia '74» di Povo con la commedia brillante di Carlo Romano e Raffaele Sposìto FUM 'N TEI OCI che sarà proposta nella traduzione in dialetto trentino curata da Carlo Giacomoni.
Il sipario del Teatro Cuminetti si alzerà alle 20,45.
Domenica 17 novembre – al pomeriggio con inizio alle ore 16,00 – toccherà invece ad uno spettacolo fuori concorso.
La Filodrammatica di Laives proporrà un classico del teatro europeo del Novecento: LA VISITA DELLA VECCHIA SIGNORA di Fredrich Dürrenmatt.
Sabato 16 novembre 2013 – ore 20.45
FUM 'N TEI OCI (foto in alto) di Carlo Romano e Raffaele Sposìto nella traduzione in dialetto trentino di Carlo Giacomoni Filodrammatica «Concordia '74» di Povo regia di Carlo Giacomoni.
Si tratta della traduzione in dialetto trentino di un testo nato dal connubio artistico fra Raffaele Sposìto (commediografo, sceneggiatore e paroliere conosciuto soprattutto come autore di testi per il teatro di rivista) e Carlo Romano (attore e doppiatore, famoso soprattutto per aver dato la voce a grandi comici quali Jerry Lewis e Luis de Funès, oltre che al Don Camillo di Fernandel).
Fumo negli occhi è una commedia brillante in due atti tutta giocata sugli equivoci e sulla voglia di apparire della signora Teresa (Barbara Viola) moglie di Carlo Brandolini (Carlo Giacomoni), direttore di banca.
La donna dirige come strumenti di un’orchestra tutti i componenti della famiglia: i figli Lelio e Patrizia (Luciano Romano e Michela Farina), la nonna (Gabriella Baldessari) e la cameriera (Anna Bacia), nella sua smania di apparire all’altezza di una vicina di casa alquanto esibizionista (Rita Gretter).
La vicenda si svolge negli anni ‘70, quando possedere il televisore o l’automobile era simbolo di importanza sociale. Ma per la signora Brandolini il lusso non è sinonimo di agio, ma di guerra.
L'ambiziosa signora Teresa, infatti, vuole dimostrare alla dirimpettaia, signora De Marchi, che la sua famiglia è più importante e più facoltosa.
Il susseguirsi delle vicende e l’arrivo di un ospite inatteso (Lorenzo Pedrotti), contribuiranno a far uscire molti scheletri dagli armadi, anche da quello dell’insospettabile, invidiata vicina di casa.
La commedia denuncia apertamente le storture tipiche della società dell’immagine, tanto di ieri quanto di oggi, dove le apparenze, spesso, contano più della realtà, e offre diversi spunti di riflessione, alternati a momenti di esilarante comicità.
Domenica 17 novembre 2013 – ore 16.00
LA VISITA DELLA VECCHIA SIGNORA (foto in basso) di Fredrich Dürrenmatt Filodrammatica di Laives regia di Roby De Tomas.
Con Der Besuch del alten Dame, commedia del 1956 al tempo stesso grottesca e tragica, lo scrittore svizzero Fredrich Dürrenmatt conquistò i palcoscenici di mezzo mondo e diede vita ad una delle sue più singolari figure femminili, Claire Zachanassian (Chiara Bolzoni), donna dal fascino perverso e malvagio, ritenuta la più ricca del mondo.
Dietro la multimilionaria, che ha fatto fortuna grazie a numerosi mariti (tutti interpretati – come consiglia l'autore – da un unico attore, Carlo Dal Ri), si celava un tempo la povera fanciulla, Kläri Wäscher, sedotta e abbandonata da Alfred III (Bruno De Bortoli).
Questa favola grottesca, prende avvio dal ritorno della vecchia Claire al luogo natio, la cittadina di Güllen, un agglomerato svizzero di inettitudini e frustrazioni piccolo-borghesi.
Accompagnata dal settimo marito, da due eunuchi (Pio Vajente e Fulvio Dal Ri) e da una temibile pantera, Claire è ossessionata da un unico pensiero: vendicarsi di Alfred III.
Ma il compito spetta ai suoi concittadini, a cui ha promesso una ricompensa favolosa. E così anche questo paese onesto e quieto non saprà sottrarsi all’insidia del denaro e anche le coscienze più probe si induriranno nell'egoismo.
Commedia dell'inautentico, la pièce indaga con straniante gusto per il paradosso e la provocazione sulla corruttibilità dell'uomo, la manipolazione del consenso e il rapporto fra morale e violenza.