Uno dei tre terroristi dell’ISIS espulsi abitava in Alto Adige

Il provvedimento è stato preso dal Ministero dell’Interno perché erano in contatto con i foreign fighters dell’Isis

Uno dei terroristi espulsi ha vissuto a Bolzano e aveva relazioni con altoatesini. È quanto emerge dall’indagine sui tre terroristi espulsi oggi dall’Italia.
Il marocchino che ha trascorso mesi a Bolzano e un altro che viveva a Torino erano in contatto con i foreign fighters dell’Isis che stanno ancora combattendo in Siria mentre un terzo che viveva a Milano sarebbe stato lui stesso in Siria, nel 2013, a combattere con lo Stato islamico.
I tre sono stati espulsi per motivi di sicurezza dello Stato con un provvedimento firmato dal ministro dell’Interno Marco Minniti.
Con quelle di oggi salgono a 96 le espulsioni dall’inizio dell’anno, mentre sono 228 dall’inizio del 2015.
 
I due marocchini, tra cui quello che abitava a Bolzano, avevano profili facebook in contatto con alcuni foreign fighters presenti in Siria e attivi nella stessa unità operativa del Daesh dove combatte l’estremista milanese Monsef El Mkhayar.
Le regioni con maggior espulsi sono Lombardia, Lazio e Trentino Alto Adige.
Chiesta l’istituzione di un pool specifico di magistrati che si occupi solo del terrorismo islamico e possa coordinare un quotidiano lavoro di monitoraggio sulle moschee e sui centri islamici presenti sul nostro territorio e su chi entra o esce dal nostro Paese. 
 
Servono magistrati anti terrorismo, come già li abbiamo per combattere le mafie, e servono leggi ad hoc. 228 espulsi dall’Italia dal 2015 ad oggi, 96 da inizio anno, di questi la metà in Lombardia, la Regione epicentro dell’attività jihadista in Italia.
Di fronte a questi numeri serve una risposta importante dallo Stato, serve una procura anti terrorismo che operi per sradicare il terrorismo dal nostro territorio.