Afghanistan, Santo Stefano – I soldati italiani hanno lavorato
I genieri del 32° Rgt Taurinense distruggono numerosi ordigni in provincia di Farah
Feste natalizie trascorse in operazione per i militari italiani in Afghanistan, che nel corso di due operazioni condotte con l’esercito afghano, hanno ritrovato e distrutto numerosi ordigni nella provincia di Farah, dove opera la Task Force South su base 9° reggimento Alpini.
Nella mattina di Natale – mentre era in corso la visita del Sottosegretario alla Difesa Gianluigi Magri alla base operativa avanzata Tobruk di Bala Baluk – una pattuglia composta da militari italiani, afghani e statunitensi ha fatto brillare una bomba rudimentale ritrovata lungo una strada a pochi chilometri dalla base.
Ne parliamo in un altro servizio (vedi), ma anticipiamo che la posizione dell’ordigno, del peso di circa 25 chili, era stata individuata la notte prima dal sistema di videosorveglianza della base, che aveva avvistato quattro individui intenti a piazzarlo.
Immediata la reazione dei mortai della 108ª compagnia del 9° Alpini, che hanno sparato diversi colpi per illuminare la zona e allontanare gli insorti, sventando la minaccia.
Sempre nel distretto di Bala Baluk i genieri del 32° reggimento della Taurinense hanno distrutto 80 sub-munizioni, 2 bombe da mortaio da 82mm, 11 spolette e una bomba illuminante da 155mm.
Gli ordigni erano stati ritrovati in un nascondiglio nel corso di un’operazione condotta da un plotone dell’8° reggimento bersaglieri di Caserta, insieme agli specialisti del genio e a forze della 2ª brigata dell’esercito afghano.
La lotta agli ordigni improvvisati rappresenta una delle priorità per le forze di sicurezza afghane che operano con il sostegno del contingente italiano, che è anche impegnato attivamente nella formazione dei team di artificieri dell’esercito di Kabul, nel quadro del processo di transizione della sicurezza alle autorità afghane.