Il panificio Campregher di Caldonazzo compie 150 anni

L’attività del panificio non si è mai interrotta, nemmeno nel corso dei due conflitti mondiali, cui hanno partecipato i figli di Giacomo, Nino e suo fratello Bruno

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Non è un anniversario qualsiasi, quello che il prossimo 2 giugno il panificio Campregher si appresta a festeggiare: sono 150, infatti, gli anni di attività che l’azienda di Caldonazzo ha raggiunto sotto la guida di più generazioni della stessa famiglia.
Era il 2 giugno 1871 quando Benvenuto Campregher inizia la sua attività di panificazione a Caldonazzo, secondo quanto riportato dagli storici documenti dell’Imperial Regio Capitanato Distrettuale di Borgo Valsugana i quali testimoniano l’apertura di una «pistoria» a Calceranica, nella sede che ancora oggi ospita il laboratorio di arte bianca della famiglia che negli anni ha mantenuto il nome originario di «Panificio Campregher», ed al quale si sono aggiunti 6 altri punti vendita.
Nel 1923 Giacomo subentrò al padre Benvenuto ammodernando completamente gli impianti del panificio, introducendo un forno a riscaldamento indiretto ed occupandosi di proseguire la professione con attaccamento e dedizione, ponendo sempre grande attenzione allo sviluppo del territorio.
 
L’attività del panificio Campregher non si è mai interrotta, nemmeno nel corso dei due conflitti mondiali, cui hanno partecipato i figli di Giacomo, Nino e suo fratello Bruno; oggi il testimone di «pistori» è passato ai pronipoti Roberto e Fernando che hanno saputo raccogliere con professionalità e passione l’eredità di famiglia.
«La panificazione - spiega la famiglia Campregher - non rappresenta soltanto un antico mestiere, ma una vera e propria forma d’arte, spesso tramandata dalle abili e sapienti mani del padre a quelle del figlio, ed è proprio quello che è accaduto con la nostra attività che da ben 4 generazioni è impegnata in questa nobile attività, che accompagna la storia dell’uomo fin dagli albori della civiltà e che si è evoluta nei territori proprio secondo tradizioni familiari che contribuiscono a rendere uniche le singole realtà al punto da essere parte integrante della cultura locale e popolare.»
 
«Un periodo lungo e importante - annota il presidente Aspan Emanuele Bonafini - ricco di eventi, storia, tradizione e sacrifici che testimoniano l’impegno familiare di generazioni di panificatori al servizio della comunità. Un anniversario come questo, infatti, non può che evidenziare il profondo legame che un’attività economica è riuscita a costruire con la società in cui lavora.
«I tempi, in questi 150 anni, sono profondamente cambiati, nelle modalità e nelle tecnologie impiegate, ma l’arte e la passione di fare il pane caratterizzano ancora oggi un panificio tradizionale come quello della famiglia Campregher e collaboratori. A nome personale e di tutta l’Associazione, i migliori auguri al Panificio Campregher per molti altri traguardi come questo!»
I festeggiamenti per la ricorrenza sono in programma a settembre, nelle forme consentite dall’evoluzione della situazione sanitaria.