Completare il fucile a gas: quali accessori?

Si parla di fucili sportivi a gas per la pratica del Softair

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Una gara sportiva di softair che si svolga per diverse ore e in condizioni problematiche, come fango, umido, visibilità ridotta per la nebbia o per il crepuscolo, richiede una preparazione psico fisica non indifferente.
Affrontare lunghe attese nascondendosi o braccando l’avversario può essere divertente, certo, ma ciò non toglie la che la fatica fisica e lo sconforto si facciano sentire dopo un po’.
Ma l’attitudine psico-fisica non è tutto e l’equipaggiamento gioca un ruolo essenziale.
L’abbigliamento certo è fondamentale per non ferirsi, per restare al caldo e all’asciutto il più a lungo possibile. E poi vi sono le armi: per ogni tipo di gara e per ogni condizione climatica il praticante di softair con esperienza saprà scegliere la più adatta.
Tra le armi, i fucili a gas possono essere completati con una serie di accessori che li rendono ancora più efficienti, non solo nella potenza di tiro, ma anche nella maneggevolezza, nella portabilità e nell’utilizzo.

 Visione, maneggevolezza e manutenzione 
Impugnatura per torcia
 
In notturna, l’utilizzo di una torcia per cercare l’obiettivo e poi per puntare è fondamentale. Ma imbracciando un fucile, entrambe le mani sono occupate e non vi è modo di tenere una torcia.
Ecco quindi l’utilità dell’impugnatura verticale per torcia: si tratta di un maniglione sottocanna con attacco per slitte weaver che ne consentono l’attaccamento al fucile. Alcuni modelli di impugnature dispongono anche di due slitte laterali per l’applicazione di altri accessori
Attacco per sistemi di puntamento.
Adatto per slitte weaver da 20 mm, con un sistema a due vie che consentono un miglior allineamento dei dispositivi di puntamento.
Alcuni modelli consentono il montaggio di un elemento alla volta, mentre con altri, come il Weaver Real System softair si possono montare allo stesso tempo una torcia e un laser / red dot.
 
Per la maneggevolezza
Quando non viene utilizzato, il fucile in genere è portato a spalla.
In questo caso serve una cinghia, che andrà fissata grazie all’ausilio di un attacco per anello porta cinghie dotato anche di pulsanti di sgancio rapido.
 
La manutenzione
La buona manutenzione di una qualsiasi arma è alla base del suo corretto funzionamento.
Una mancata o una pessima manutenzione ne compromettono l’efficienza (e, se non bastasse, rischiano di far decadere la garanzia offerta da costruttori e rivenditori).
Un grasso protettivo e un lubrificante per ingranaggi devono essere periodicamente spalmati o spruzzati su tutti i meccanismi del fucile a gas per proteggerli dall’usura.
 
 L’utilizzo 
I caricatori
I caricatori sono sottoposti a stress continui; la loro usura è quindi all’ordine del giorno. Per aumentarne la durata, i costruttori li producono in metallo e in un polimero tattico e caucciù.
I modelli in commercio sono da 190, 300, 450 e 530 pallini; alcuni sono dotati di un attacco per collegarvi altri caricatori. Sono disponibili in diverse colorazioni: grigio, nero e TAN.
Una volta inseriti i pallini, questi vanno caricati girando la ghiera a farfalla in dotazione.
 
Il gas
Nel kit del praticante di softair che imbracci un fucile a gas non può ovviamente mancare la ricarica di gas. Disponibili in bombolette di diverse dimensioni, le più vendute sono quelle caricate a gas da 700 ml e quelle caricate a propano da 750 ml.
Nel caso il caricatore si inceppasse, si può ricorrere alla sostituzione della valvola, disponibile presso tutti i rivenditori di articoli per il softair.
 
I pallini
Non c’è arma, senza munizioni.
La scelta dei pallini con cui ricaricare il fucile a gas non deve essere lasciata al caso, ma sottostà ad alcuni criteri ben precisi.
Generalmente i diametri dei pallini variano tra i 6 mm e gli 8 mm e il loro peso si attesta, a seconda dei modelli, tra 0,12 grammi e 0,45 grammi (e a volte anche di più).
 
Ma in base a cosa scegliere il peso?
Semplice: un pallino più pesante è meno soggetto alla forza distorsiva del vento; la sua traiettoria sarà quindi estremamente più precisa di quella di un pallino più leggero. Allo stesso tempo, maggiore è il peso del pallino, minore sarà la velocità di uscita.
Sulla distanza ravvicinata si andrà a preferire uno 0,45 ad esempio, che consente di colpire il bersaglio con più facilità In campo aperto e a grande distanza, invece, si ricorrerà ad uno 0,12 grammi: si sacrificherà la precisione a vantaggio di una maggiore gittata.
Un altro elemento che può aiutare nella scelta sarà il modello di arma: con un’arma meno potente il pallino sarà più leggero, e, viceversa, con un fucile a gas dotato di una certa potenza si potrà scegliere un pallino più pesante, per avere un massimo di precisione mantenendo una portata elevata.
Un’attenzione all’ecologia del gioco: i pallini sono disponibili in plastica o in materiale biologico, quindi biodegradabile (in genere in amido di mais, o un miscuglio di resina e frammenti d’orzo).
Anche se la durata della frammentazione dei pallini è pressoché identica, va sottolineato come i residui siano estremamente differenti: la plastica resterà ad inquinare il terreno per centinaia di anni.