Crisi Sait: si muove la Federazione dei Consorzi Cooperativi
Esuberi, le iniziative di sistema a sostegno solidale dei lavoratori coinvolti
La Federazione mette in campo una serie di misure di sistema per attutire l’impatto negativo dei licenziamenti. Due i filoni individuati: uno riguarda il welfare individuale, l’altro azioni di ricollocazione di una parte dei lavoratori in mobilità. Il piano è subordinato al raggiungimento di un accordo tra tutte le parti coinvolte nella procedura di consultazione sindacale. I dettagli saranno resi noti domani al tavolo della trattativa con le parti sindacali, cui parteciperà anche la Federazione. |
La Federazione Trentina della Cooperazione – in accordo con gli organismi di sistema - mette a disposizione propri strumenti per favorire l’accompagnamento dei lavoratori licenziati nel contesto di crisi di impresa.
Le misure sono articolate in sostegni diretti alla persona (sanità e previdenza integrativa) e azioni finalizzate alla ricollocazione in altre cooperative e all'autoimprenditorialità.
Le iniziative sono definite sulla emergenza della ristrutturazione di Sait – ha affermato il presidente Mauro Fezzi - ma devono essere pensate come politica di sistema: un approccio mutualistico alle situazioni di crisi occupazionale che si generano nel sistema cooperativo”.
L’intervento per la ricollocazione – in collaborazione con l’Agenzia del Lavoro - sarà articolato in varie fasi, che vanno dall’analisi del fabbisogno e dell’offerta alla formazione e sviluppo delle competenze, fino al ricollocamento vero e proprio.
I dettagli degli interventi saranno presentati domani all’incontro presso il Servizio Lavoro tra azienda e sindacati, cui parteciperà la Federazione.
Il piano è subordinato al raggiungimento di un accordo tra tutte le parti coinvolte nella procedura di consultazione sindacale sui licenziamenti collettivi, attualmente in corso.