Presidio davanti all'ITAS: il comunicato del sindacato
Un cambio di appalto ha determinato il licenziamento di 18 lavoratori
Questa mattina, verso el ore 11:00, i lavoratori delle società Tama Service Spa e Aries Progetto Sicurezza Srl, congiuntamente ad alcuni rappresentanti del Sindacato di Base Multicategoriale, hanno effettuato un presidio davanti alla sede dell'Itas Assicurazioni Spa, uno dei condomini eccellenti del Super Condominio Le Albere che, per effetto del cambio di appalto di questi giorni (portierato, custodia, control room, ecc.) nell'ambito dei servizi di guardiania presenti nel quartiere più illustre di Trento, ha determinato il licenziamento di 18 lavoratori.
La ditta subentrata nell'appalto, come noto la Homeland Securnet (che a sua volta ha subappaltato alla Spectra Servizi), non ha riassunto nessuno fra i 18 lavoratori licenziati che, peraltro, si trovano attualmente senza il diritto alla disoccupazione in quanto:
a - la Tama Service ha effettuato la comunicazione obbligatoria di recesso del rapporto di lavoro al Servizio Lavoro della P.A.T. dei propri dipendenti qualificandolo con la dizione «Altro», anziché con la formula «Licenziamento per giustificato motivo oggettivo»;
b - la Aries Progetto Sicurezza srl non ha ancora effettuato la comunicazione obbligatoria di recesso, così di fatto impedendo ai 18 licenziati di accede all'indennità di disoccupazione (ora denominata NASpI) a carico dell'INPS.
Il presidio molto rumoroso ma composto, ha attirato l'interesse della direzione ITAS la quale - pur affermando la propria estraneità ai licenziamenti - si è resa disponibile ad un incontro che si svolgerà nei prossimi giorni.
E' stato spiegato - ma ovviamente non ce n'era bisogno - che l'ITAS ASSICURAZIONI, in quanto condomino illustre del SuperCondominio LE ALBERE ha un'ovvia responsabilità politica economica sul cambio d'appalto - effettuato escludendo dal capitolato l'obbligo di riassunzione del personale licenziato - ed i lavoratori vogliono capire per quale ragione non sia stata inserita la clausola sociale.
Il presidio si è poi spostato sotto gli uffici operativi della IURE, la società di servizi amministrativi condominiali nel quartiere delle Albere.
Ne è seguito un colloquio con l'amministratore che ha gestito il cambio d'appalto, il quale ha respinto ogni accusa di responsabilità sui licenziamenti.
In realtà, poi, nel lungo dibattito che ne è seguito fra lavoratori, sindacato e lo stesso amministratore, è chiaramente emerso che la gara d'appalto è stata indetta proprio con l'obiettivo di ridurre i costi dei servizi, così determinando i licenziamenti.
La lotta ovviamente non finisce qui. Oltre all'impugnazione dei licenziamenti ed alle denunce di rito per far ottenere al più presto l'indennità di disoccupazione ai licenziati, questi ultimi, assieme al sindacato, stanno organizzando una serie di iniziative affinché i provvedimenti di licenziamento siano ritirati al più presto.