Sait, il protocollo è fondamentale per la ricollocazione degli esuberi

Cgil Cisl Uil del Trentino: nessun lavoratore deve essere lasciato solo. L'obiettivo è l'occupazione di tutti

È stato firmato questa mattina il protocollo d'intesa per la ricollocazione dei lavoratori licenziati da Sait.
L'intesa, sottoscritta dalle parti sociali, Agenzia del Lavoro e Provincia con l'assessorato al Lavoro, dovrà attuare uno dei punti centrali dell'accordo sui licenziamenti del dicembre scorso, cioè la ricollocazione di almeno 20 degli ottanta esuberi.
«Già a dicembre con il sofferto accordo sui licenziamenti avevamo detto chiaramente che la vertenza Sait non si sarebbe chiusa con quella firma, ma avrebbe dovuto prevedere un importante impegno sul fronte della ricollocazione dei lavoratori, – commentano i tre segretari generali di Cgil Cisl Uil del Trentino, Franco Ianeselli, Lorenzo Pomini e Walter Alotti. – Con il protocollo di oggi la Federazione della Cooperazione si impegna alla ricollocazione stabile e a tempo indeterminato di almeno venti degli ottanta esuberi, ma è chiaro che l'obiettivo deve essere la possibilità di un rimpiego per tutti i licenziati, sotto la regia di Agenzia del Lavoro.
«Per quanto ci riguarda nessuno degli ex dipendenti Sait deve essere lasciato solo.»
 
Cgil Cisl Uil del Trentino sottolineano anche l'importanza di essere arrivati a questo passaggio in tempi giusti «per prendere in carico subito i lavoratori che restano disoccupati».
Ribadiscono, dunque il ruolo centrale svolto da Agenzia del Lavoro.
«Proprio perché l'obiettivo deve essere la rioccupazione di tutti – proseguono – l'analisi dei profili dei disoccupati, la formazione, la riqualificazione professionale e il bilancio delle competenze, condotti all'interno di questo protocollo, avranno un ruolo di grande importanza per favorire i processi di reingresso sul mercato del lavoro.
«Agenzia per il Lavoro svolgerà dunque un compito fondamentale a cui si aggiunge, è evidente, anche l'impegno della Federazione della Cooperazione per favorire la rioccupazione all'interno del mondo cooperativo trentino.»
 
Al di là della firma di oggi l'attenzione dovrà essere massima sulla gestione concreta dei contenuti.
Per questa ragione è stato previsto un luogo di confronto permanente tra le parti coinvolte che vigilerà sull'attuazione del protocollo e sulla qualità ed efficacia delle azioni messe in campo.
Infine una considerazione sui dipendenti che restano in Sait.
«Nei prossimi mesi sarà opportuno concentrarsi anche sulla situazione di chi mantiene il suo posto in azienda – concludono Ianeselli, Pomini e Alotti, – nel senso di lavorare per costruire condizioni per migliorare l'organizzazione, favorendo la partecipazione e il coinvolgimento dei lavoratori e delle lavoratrici.»