Tre uomini in barca – Interviste di Luciana Grillo
Il lavoro di Francesco, Danilo e Giancarlo, imbarcati su navi da crociera
Giancarlo.
Si parla di crociere e si pensa alla vacanza rilassante sul mare, costellata di balli e serate di gala, completata da escursioni a terra in luoghi sconosciuti.
In genere è così, per i passeggeri… Ma com’è realmente la vita di chi su una nave lavora, considera per molti mesi «casa» una piccola cabina, si confronta con migliaia di turisti, si rapporta con colleghi che provengono da ogni parte del mondo?
Lo abbiamo chiesto a tre uomini impegnati da anni a lavorare per far sì che i passeggeri si divertano.
Francesco Di Lena è un giovane e grintoso Direttore di crociera. Organizza il tempo libero dei passeggeri, opera con una Assistente (sulla nave in cui l’ho incontrato c’era Erica), ha contatti diretti con gli artisti che si esibiscono a bordo, coordina circa 90 persone: sono gli animatori che si occupano direttamente dei passeggeri, dai più piccoli agli adulti, ai quali propongono quiz, ginnastica, lezioni di ballo, tornei di bridge e burraco, feste a tema, e così via. Tutto sotto gli occhi attenti del Direttore!
Francesco ha soltanto 35 anni, occhi espressivi e sorriso aperto.
Ma come si diventa Direttore di crociera?
«Ho cominciato come animatore in villaggi turistici, discoteche, parchi acquatici… Poi sono passato alle navi da crociera. E ho studiato, soprattutto le lingue straniere. Lavoravo e studiavo.»
Francesco si esprime con sicurezza in francese, inglese, spagnolo, tedesco, portoghese.
«Ma – aggiunge – Non si finisce mai! La clientela cambia, ora navigano i russi, i polacchi… Si sta aprendo un grande mercato in Asia, arriveranno i cinesi. Bisogna che si sentano accolti, a proprio agio, dunque, ancora studio.»
E come la mettiamo con la nostalgia? Tanti mesi lontano da casa!
«Certo, un po’ di nostalgia si prova, soprattutto quando si organizza il Natale dei passeggeri e si pensa ai cari rimasti a casa…ma sono ancora giovane, navigare mi piace.»
E cosa farà da «grande»?
«Mi piacerebbe - fra alcuni anni - formare una famiglia e dedicarmi all’agricoltura. Vengo dalla Puglia, dalla terra dell’olio e del vino, del pane e delle cime di rape.
«È a quel mondo che penso, quando sarò stanco di girare il mondo e sbarcherò.»
Dipende gerarchicamente dal Direttore di crociera un musicista-intrattenitore che dalle 20 alla mezzanotte suona il pianoforte, canta, racconta e si racconta in uno dei bar della grande nave.
Si chiama Danilo Di Deco (foto qui sopra), è napoletano, la sua è una famiglia di artisti.
«A 15 anni, cantavo. Dai 20 ho cominciato anche a suonare. Sono imbarcato da 11 anni, mi piace avere un mio pubblico che interagisce con me, balla se ne ha voglia, canta con me.»
Come si intrattiene un pubblico che arriva da ogni parte del mondo?
«La musica non ha confini, la canzone napoletana è sempre assai richiesta… Io cerco di rimanere me stesso per distinguermi dagli altri musicisti, ho un repertorio vasto, canzoni francesi, spagnole, un po’ Armstrong e un po’ Sinatra.»
Per quanto tempo ancora pensa di navigare?
«Vorrei suonare per una decina d’anni, poi si vedrà!»
E riprende a farci ascoltare le melodie evergreen, con un sorriso accattivante ed un «graaaazie» indimenticabile.
Il terzo «uomo in barca» è Giancarlo, un ragazzo toscano che ha sempre amato il contatto con le persone, adulti e bambini.
Prima di salire a bordo, ha lavorato con giovani e disabili.
Dunque, ha una sensibilità speciale, sa trovare il modo di coinvolgere chi partecipa al suo Laboratorio di manualità: Giancarlo è il responsabile di «Art&Craft» e si occupa dei passeggeri durante i giorni di navigazione.
Il suo è un pubblico fedele e numeroso (anche più di 50 persone) che si siede intorno al tavolo e, seguendo le indicazioni di Giancarlo, dipinge t-shirt e ventagli, costruisce bracciali e portachiavi di carta, si cimenta nell’arte dell’origami.
A fine crociera, esposizione dei lavori e consegna dei diplomi agli «artisti».
Come ha cominciato?
«Sono salito su una nave come Animatore dei bambini e per 5 anni ho organizzato per i piccoli passeggeri giochi ed eventi.»
Cosa si aspettano i bambini dal loro animatore?
«Vogliono giocare, divertirsi, ridere. Sono molto diversi, a seconda del Paese di provenienza: gli europei hanno fra le mani tablet e altri strumenti tecnologici, i caraibici, gli asiatici si divertono con poco.»
Il passaggio dai bambini agli adulti è stato difficile?
«Ho studiato, mi sono preparato, ho fatto ricerche su internet e provato in prima persona ogni cosa che avrei proposto ai passeggeri.
«Ho seguito l’esempio e i consigli di una carissima amica, Carola, che da anni è la regina incontrastata dell’Art&Craft sulle navi.»
Cosa si aspetta dalla vita e dal lavoro a bordo?
«Vorrei svegliarmi tutti i giorni col sorriso. In questo ruolo mi sento al posto giusto.»
Per quanti anni ancora vuole navigare?
«Adoro viaggiare, scoprire il mondo, incontrare tante persone e lavorare con loro e per loro! Quindi, ancora mare!»
Buona fortuna, ragazzi, e sempre: vento in poppa!
Luciana Grillo
Francesco Di Lena.