Summit NATO in Galles: approvato il «Readiness Action Plan»

Un vertice cruciale per l’Alleanza dato l’attuale momento di crisi molteplici che interessano più fronti: dalla Russia al Medio Oriente all’Africa del Nord

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A Celtic Manor, in Galles, i Vertici dell’Alleanza hanno approvato il documento «Readiness Action Plan» (il piano d’azione comune) che definisce tutte le misure individuate per consentire all’Alleanza di rispondere efficacemente alle minacce che potrebbe essere chiamata ad affrontare nell’immediato futuro alla luce della recente crisi tra Russia e Ucraina e delle minacce provenienti dall’area Medio Oriente e del Nord Africa.
Altro punto dell’agenda del summit, la fine della missione ISAF (International Security Assistance Force) in Afghanistan e la conferma del supporto alle Forze di sicurezza afgane.
I Ministri della Difesa si sono concentrati, in particolare, sulla costruzione delle capacità di difesa, su Cyber Defence e sicurezza marittima e hanno approvato il lancio dell’«Enhanced Opportunities Programme» per sfruttare al meglio qualsiasi opportunità di collaborazione tra Paesi alleati.
 
Giungono anche la novità sulla vicenda Ucraina, perché i rappresentanti di Kiev e delle autoproclamatesi repubbliche di Donetsk e Lugansk hanno firmato un protocollo per una tregua a partire dalle ore 18 di oggi.
Il Vertice è stato l’occasione per discutere anche dell’iniziativa portata avanti dall’Italia con i Paesi della Defence Cooperation Initiative (che comprende Italia, Austria, Croazia, Slovenia e Ungheria) finalizzata ad avviare un progetto di cooperazione nell’ambito del «Framework Nation Concept» per lo sviluppo di capacità nei settori della stabilizzazione e della ricostruzione.
I meeting dei Ministri della Difesa, tra cui il Ministro italiano Roberta Pinotti, sono stati dedicati inoltre ad argomenti tecnici, quali l’addestramento, la pianificazione capacitiva e l’operatività/interoperabilità con i partner.