Superstore, chiarezza sui punti vendita di Trento e Rovereto

I sindacati chiedono un incontro urgente con i vertici di Trento Sviluppo. Intanto dei lavoratori vengono trasferiti da Trento a Rovereto

Un incontro urgente per fare chiarezza sul futuro dei superstore di Trento e Rovereto. Lo chiedono i sindacati che oggi hanno inviato una lettera ai vertici di Trento Sviluppo. Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs denunciano la situazione di grande incertezza in cui vivono i circa 250 lavoratori dei due punti vendita.
«Abbiamo appreso dai giornali di possibili operazioni commerciali che riguardano la proprietà di Trento Sviluppo, ma non abbiamo avuto alcuna informazione da parte della direzione, – dicono i segretari Roland Caramelle, Lamberto Avanzo e Walter Largher. – Il tutto avviene in un quadro tutt'altro che rassicurante sul fronte dell'andamento finanziario e delle vendite dei due supermercati. Un insieme di fattori che fa temere i lavoratori sul loro futuro.»
 
In questo quadro si inserisce anche la notizia di un numero elevato di lavoratori che l'azienda, senza alcuna comunicazione con il sindacato, ha deciso di spostare da Trento e Rovereto.
«Lo abbiamo appreso dai dipendenti ed è un'operazione che ci appare fuori da ogni logica, – proseguono i sindacalisti. – Si spostano persone con un'elevata anzianità di servizio, in un punto vendita che, per stessa ammissione aziendale, ha un andamento non positivo.
«A Rovereto i lavoratori vengono messi in ferie forzate e permessi forzati unilaterali. Non possiamo che essere contrari a questi trasferimenti.»
Da qui la richiesta urgente di conoscere il piano industriale e comprendere in che direzione vuole muoversi Trento Sviluppo.