Trento, Venerdì 27 settembre, La Notte dei Ricercatori 2019
Dalle 17.30 alle 24 al MUSE saranno a disposizione oltre 40 stand per sperimentare, assistere a dimostrazioni e dialogare direttamente con i ricercatori e le ricercatrici
In contemporanea europea, venerdì 27 settembre, è in programma l’edizione 2019 della Notte dei Ricercatori, occasione speciale per immergersi nel mondo della scienza, incontrarne i protagonisti, porre loro direttamente delle domande e divertirsi a ogni età con esperimenti, dimostrazioni e spettacoli.
A Trento l’evento è organizzato dalla Fondazione Bruno Kessler, la Fondazione Edmund Mach, l’Università di Trento, e il MUSE - Museo delle Scienze, in collaborazione con la Provincia autonoma di Trento e con il patrocinio del Comune di Trento.
Il ricco programma delle iniziative prenderà il via a partire dalle ore 17.00 presso la sede del MUSE e nel quartiere «Le Albere» di Trento.
Dopo i saluti istituzionali (nel parco del MUSE) bambini e adulti potranno partecipare alle diverse attività che, ad eccezione delle cene (su prenotazione), saranno gratuite per tutti.
Dalle 17.30 alle 24.00, nelle sale espositive del MUSE, saranno a disposizione oltre 40 stand scientifici per sperimentare, giocare, assistere a piccole dimostrazioni e dialogare direttamente con i ricercatori e le ricercatrici.
Un mordi e fuggi per scoprire quanto è variegato il mondo della ricerca.
I visitatori tra i 6 e i 12 anni potranno anche sfidarsi in una «Caccia alla scienza: chi RIcerca trova!», in programma dalle 17.30 alle 21.00.
Basterà richiedere al punto informativo (presso la Lobby del MUSE) le istruzioni e iniziare il gioco.
La sfida consisterà nel trovare i ricercatori e le ricercatrici nel quartiere Le Albere, raccogliere gli indizi, risolvere gli enigmi e scoprire la frase che permetterà di ottenere il premio.
Novità dell’edizione di quest’anno anche un quiz e uno speed date con i protagonisti del mondo della ricerca.
«La ricerca è tutto un quiz» è in programma dalle 18.00 alle 22.00, sulla terrazza del MUSE Café.
Il format prevede 20 minuti, un tema, 4 domande e un solo vincitore.
I partecipanti si sfideranno via smartphone e potranno controllare in tempo reale la correttezza delle proprie risposte.
I ricercatori e le ricercatrici saranno a disposizione per tutte le spiegazioni e alla fine decreteranno il concorrente migliore.
Nei bar del quartiere Le Albere, dalle 18.30 alle 21.30, si potrà partecipare a un incontro a tu per tu con chi fa ricerca.
Con gli «Speed date» ognuno avrà di volta in volta dieci minuti di tempo per chiedere al ricercatore o alla ricercatrice ciò che vorrebbe sapere.
Un segnale sonoro avviserà del tempo scaduto e, come in un vero speed date, si dovrà cambiare interlocutore e pensare a nuove curiosità.
Chi desidera condividere con i ricercatori e le ricercatrici una cena a base di scienza nel Palazzo delle Albere e porre loro le proprie domande può prenotare uno dei posti disponibili sul sito https://event.unitn.it/nottedeiricercatori2019/ (al costo di 15 euro).
Ospite d’onore della Notte dei Ricercatori 2019 sarà Lucia Votano, fisica e direttrice di ricerca all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.
Alle 22.30, sulla terrazza del MUSE Café, in dialogo con il comunicatore scientifico Matteo Serra, sarà accompagnata dai suoni e dalle immagini di «Les Jeux Sont Funk feat. Alberto Brodesco» per lo spettacolo finale all’insegna della sinergia tra scienza, arte e musica.
Durante la serata, per orientarsi fra le innumerevoli proposte, i visitatori potranno anche seguire un percorso a scelta grazie ai simboli di diverso colore che corrispondono ai 17 obiettivi di sviluppo sostenibile contenuti nell’Agenda 2030 dell’Onu: salute e benessere, istruzione di qualità, parità di genere, lavoro dignitoso, crescita economica, solo per citarne alcuni.
Tutte le informazioni sulla Notte dei Ricercatori 2019 a Trento sono disponibili sul sito: https://event.unitn.it/nottedeiricercatori2019/
Il Comitato scientifico è composto da: Adolfo Villafiorita (ricercatore, Fondazione Bruno Kessler), Emanuele Eccel (tecnologo, Fondazione Edmund Mach), Alessandro Quattrone (professore ordinario, Università di Trento), Massimo Bernardi (conservatore, MUSE).
L’iniziativa è realizzata anche con il contributo dei ricercatori Post-Doc del Bando «I comunicatori STAR della scienza» della Provincia autonoma di Trento.