Cosa cambia con la menopausa? – Di Nadia Clementi

Sesso in menopausa: ne parliamo con il sessuologo dott. Antonio La Torre

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L'arrivo della menopausa segna una nuova e ultima tappa nella vita della donna, a livello fisico gli equilibri ormonali cambiano e la fine della fertilità per qualcuna è vissuto come un segnale di decadenza mentre per altre è l'avvio per una sessualità libera da pensieri, con tante conseguenze nella vita sociale.
Se ne parla poco perché il calo del desiderio dopo la menopausa e, in genere, la vita intima di ogni donna dopo i 50 anni è un argomento sul quale sono ancora presenti molti pregiudizi.
Ma è vero che quando cessa la vita fertile la voglia si riduce? Quali sono le cause e quali i possibili rimedi? Come affrontare tutto questo?
Ne parliamo con il dott. Antonio La Torre medico sessuologo Clinico presso CIS (Centro Italiano di Sessuologia) di Bologna con indirizzo/specializzazione in Sessuologia Clinica.

Dottor La Torre come cambia il sesso in menopausa?
«In proposito, la ginecologa Christiane Northrup, autrice del bestseller internazionale Menopausa felice. Conquistare e mantenere la salute fisica nella stagione del cambiamento (Urra Edizioni, 2006), scrive nella prefazione che la menopausa di per sé è un cambiamento e non una malattia.
«Nell’introduzione aggiunge anche: dopo avere lavorato con centinaia di donne che sono passate attraverso questo processo, e dopo averlo sperimentato a mia volta, posso dire con una certa sicurezza che la menopausa è una fase di sviluppo eccitante - partecipandovi consciamente - porta con sé la promessa di trasformare e risanare il nostro corpo, la nostra mente e il nostro spirito nel profondo.» (Northrup, 2006).
 
Perché si presenta talvolta un calo del desiderio?
«Molte donne che attraversano questa fase riscontrano una momentanea diminuzione dell’impulso sessuale. All’interno di una ricerca, l’86% percento delle donne aveva denunciato problemi di natura sessuale negli anni immediatamente precedenti o seguenti la menopausa, solitamente sotto forma di calo del desiderio sessuale, spesso associato a secchezza vaginale, dispareunia (dolore durante la penetrazione o il rapporto), spasmi dolorosi dei muscoli vaginali (vaginismo), perdita di sensibilità clitoridea e di reattività al tatto.» (Northrup, 2006).
«Tali disturbi si attribuiscono di norma al calo di ormoni provocato dalla menopausa, ma in realtà sarebbe interessante rintracciarne la vera causa. La sessualità è un fenomeno complesso e articolato che riflette la salute e l’equilibrio non solo di ovaie e di ormoni, ma di tutto il sistema cardiovascolare, del cervello, del midollo spinale e del sistema nervoso periferico. Inoltre ogni fattore che influenza la sessualità risente a sua volta delle componenti psicologiche, socioculturali, interpersonali e biologiche che ne sono alla base.
«Tornando a quella ricerca è interessante notare che, del 14 per cento di donne senza problemi sessuali, un terzo ha ammesso di averne avuti in precedenza, ma che si erano risolti una volta trovato un nuovo partner sessuale.
«Altro che considerare la terapia ormonale l’unico rimedio contro il calo della libido! Risolvere i problemi della propria relazione può migliorare la vita sessuale tanto quanto un cambiamento di partner. Quando la donna riesce ad instaurare una vera relazione con il compagno (o la compagna) che ama, sperimenta un incremento di energia vitale che si riflette poi in altrettanta energia sessuale.» (Northrup, 2006).
 
Il calo del desiderio ha delle motivazioni sulle quali si può intervenire? Quanto incide l’aspetto emotivo?
«Il calo del desiderio in menopausa è strettamente collegato al calo degli estrogeni che determina assottigliamento e secchezza vaginale. La ginecologa Christiane Northrup sostiene però che per la maggior parte delle donne il desiderio sessuale è collegato a ben altri fattori, che non la condizione estrogenica della vagina (anche se le creme agli estrogeni possono essere comunque d’aiuto in alcuni casi).
«La risposta sessuale di una donna è legata alla sua condizione generale sotto tutti i punti di vista: emotivo, psicologico e spirituale, nonché fisico e ormonale.
«Inoltre noi siamo sensibili al tocco, al gusto e ai profumi, oltre che alle emozioni. Fa tutto parte della nostra sessualità.» (Northrup, 2006)».
 
La distinzione tra desiderio e libido è davvero sottile: c’è una differenza?
«Secondo la ginecologa Christiane Northrup, la libido non dipende solo dai livelli ormonali. Le variazioni della libido possono ovviamente essere provocate da un calo dei livelli ormonali.
«Tuttavia, una donna con una grande energia vitale e che ama la vita, può continuare a provare un forte desiderio sessuale indipendentemente dalla sua condizione ormonale. Lo dimostrano ricerche secondo le quali i cambiamenti ormonali della menopausa non rappresentano di per sé la causa del calo della libido.
«È comunque possibile che una donna riscontri un calo della libido durante e dopo la menopausa, pur vivendo una relazione pienamente soddisfacente…»
«In conclusione: una carenza di estrogeni e/o progesterone può diminuire la libido causando alterazioni a livello fisico che, in poche parole, rendono l’atto sessuale meno piacevole. Secchezza e assottigliamento della parete vaginale provocano spesso dolore durante il rapporto, come pure crampi dei muscoli vaginali. Le alterazioni delle funzioni nervose possono diminuire la sensibilità delle zone erogene, mentre una modifica della circolazione sanguigna diminuisce talvolta la risposta fisica alla stimolazione, rendendo più difficile raggiungere l’orgasmo. (Northrup, 2006).
«Le ricerche hanno dimostrato che una donna è più soggetta al calo di libido se il suo livello di estradiolo (ormone estrogeno) scende sotto un certo valore.»
 
Ci sono degli aiuti in medicina per non smettere di fare sesso durante la menopausa? Quando va chiesto invece un consiglio al ginecologo?
«Negli ultimi anni non si parla solo di atrofia vulvovaginale, ma anche di sindrome genitourinaria della menopausa, per indicare in realtà una rosa di sintomi: in questi casi la raccomandazione è quella di chiedere sempre un consiglio al ginecologo.
«Secondo diversi studiosi (Graziottin 2015; Portman e Gass 2014), raramente la secchezza vaginale è un sintomo isolato: è spesso la punta dell’iceberg di un complesso di disturbi cronici genitourinari e sessuali che tendono a peggiorare nel tempo soprattutto se trascurati.
«Solo in epoca recente le donne hanno imparato timidamente a parlarne col proprio medico: in passato erano bloccate dal pudore, e davano per scontato che certi aspetti della sessualità non dovessero più riguardarle né interessarle dopo una certa età.»
 
Le vampate di calore, sbalzi d’umore, secchezza vaginale, infezioni alle vie urinarie, perdita del libido, variazione del peso, dolori al petto etc. sono i sintomi del mutamento del corpo femminile come è possibile convivere al meglio il cambiamento?
«È molto importante avere informazioni corrette, considerato che nell’opinione pubblica femminile sono molto diffuse convinzioni distorte. Antonella Montano e Sara Vitali lo scrivono con grande chiarezza nel loro libro Tutto quello che vorresti sapere sulla menopausa. Strategie psicologiche per affrontarne sintomi e difficoltà (Erickson, 2019).
«La nostra percezione delle cose è fortemente condizionata da ciò che conosciamo e dalle esperienze che abbiamo avuto: in pratica, le informazioni che hai acquisito durante il corso della vita condizionano la tua attuale visione del mondo.
«Questo vale anche per la menopausa: il modo in cui vivi il climaterio (cioè la lunga fase di passaggio dall’età fertile fino al postmenopausa) è influenzato da ciò che sai o hai appreso su di esso. Avere informazioni corrette sulla menopausa e le sue manifestazioni è il primo passo indispensabile per affrontare al meglio questa delicata fase di vita, ma a volte succede di fare proprie, senza esserne coscienti, delle credenze errate (Montano e Vitali, 2019).
«Le persone che hanno informazioni distorte, pregiudizi e profonde credenze irrazionali riguardo alla menopausa non sempre ne sono consapevoli: anche tu potresti avere maturato delle convinzioni disfunzionali, cioè delle idee che ostacolano la tua capacità di elaborare razionalmente i sintomi che sperimenti; come vedremo, questo - più che i sintomi stessi - può influenzare negativamente la qualità della tua vita.
«Se hai la convinzione radicata che le cose stiano in un certo modo, anche di fronte a una prova evidente del contrario, potresti essere istintivamente portata a credere vero ciò che hai interiorizzato nel tempo.
«Ad esempio, se sei intimamente convinta che la transizione dalla fertilità alla menopausa sia l’inizio della vecchiaia, probabilmente di fronte a una vampata di calore ti sentirai davvero vecchia, nonostante razionalmente tu sia consapevole che si tratta di un preconcetto infondato, e non vi siano prove oggettive a sostegno di questa congettura.
«Ti servirebbe un avvocato del diavolo con cui confrontarti ogni volta che sei preda di pensieri come questo («Ho le vampate, quindi sono vecchia») (Montano e Vitali, 2019).
«Circa i pregiudizi sulla menopausa, scrivono ancora Antonella Montano e Sara Vitali: Nell’immaginario collettivo la menopausa è collegata a un gran numero di pregiudizi e false credenze.
«Spesso viene considerata come il segnale di inizio del declino psicofisico e della vecchiaia, ed è per questo temuta e poco accettata. D’altro canto, il modello di femminilità proposto dalla società attuale rispecchia canoni di bellezza giovanile che non lasciano spazio a un fascino più maturo.
«Un altro luogo comune vede la menopausa alla stregua di una malattia che impedisce alla donna di continuare a vivere una vita sana e dignitosa. Eppure, la menopausa non è una patologia, bensì una tappa fisiologica normale molto importante nella vita di ogni donna. Sono, invece, proprio i preconcetti a creare quel disagio correlato alla menopausa che spesso fa sentire la donna inadeguata, e non la menopausa in sé.»
 
Cosa si può fare per aiutare le coppie e le donne che si avvicinano alla menopausa?
«La sessualità – scrivono ancora Montano e Vitali – può subire dei cambiamenti legati alle modificazioni ormonali, ma è assolutamente possibile continuare ad avere una vita sessuale appagante, provare desideri, esplorare liberamente cose nuove, coltivare la consapevolezza del proprio corpo in coppia o da sole, oltre tutto senza doversi preoccupare della contraccezione
 
Fino a che età si possono avere rapporti sessuali e come avere una vita sessuale soddisfacente a tutte le età senza troppi pregiudizi?
«Il desiderio non scompare neanche in età avanzata: le ricerche più recenti, dimostrano che perfino l’eccitamento e la capacità orgasmica persistano; addirittura la possibilità di orgasmi multipli si conserva per tutta la vita. Nella vecchiaia, dunque, la sessualità continua ad essere presente, anche se le modalità e le condizioni attraverso le quali si manifesta e si esprime sono diverse.
«Senza la focosità e l’irruenza del ventenne, né il desiderio della persona matura, nel vecchio - scrive Scortegagna (1999) - il desiderio va riconosciuto e coltivato con dolcezza e con sensibilità, proprio per rispondere a quel piacere di cui comunque anche gli anziani hanno diritto (Scortegagna R.: Invecchiare, Il Mulino, 1999).
«Il segreto per una sessualità soddisfacente anche in età anziana è da rintracciarsi nel concetto di invecchiare bene, intendendo con ciò il mantenimento di ruoli significativi, il desiderio continuo di apprendere, la scoperta quotidiana di nuove potenzialità, la conservazione della capacità di reagire alle avversità della vita. All’interno di quest’idea di invecchiare bene è auspicabile che ogni anziano scopra la propria sessualità intesa come spazio del desiderio, occasione di gioco, luogo della tenerezza e degli affetti.»
 
Nadia Clementi - [email protected]
Dott. Antonio La Torre - [email protected]
 
 Bibliografia 
Graziottin A.: «|Vaginal biological and sexual health: the unmet needs». Climacteric, 2015;18 Suppl. 1: 9-12.
La Torre A.: «I mille modi di amarsi», in La vita è sempre in avanti, n. 36, pag. 3, novembre 2000.
Montano A., Vitali S.: «Tutto quello che vorresti sapere sulla menopausa. Strategie psicologiche per affrontarne sintomi e difficoltà», Erickson, 2019.
Northrup C.: «Menopausa felice. Conquistare e mantenere la salute fisica nella stagione del cambiamento», Urra Edizioni, 2006.
Portman D.J., Gass M.L.: «Genitourinary syndrome of menopause: new terminology for vulvovaginal atrophy from the International Society for the Study of Women's Sexual Health and the North American Menopause Society. Vulvovaginal Atrophy Terminology Consensus Conference Panel».
Maturitas, 2014; 79, 3: 349-54.
Scortegagna R.: «Invecchiare», Il Mulino, 1999.