Un appello affinché Padre Livio rimanga a Villa S.Ignazio

Una lettera aperta del conduttore e del Corso di Poesia prof. Renzo Francescotti e i suoi corsisti: «Perdere Villa S. Ignazio sarebbe una perdita storica»

Di seguito la lettera che ci ha inviato una lettera per chiedere che Villa Sant’Ignazio non venga trasferita altrove.
«Dopo 400 anni – si legge nel testo – sarebbe una perdita storica.»

Egregio Direttore.
Diciannove anni fa Padre Livio Passalacqua, direttore di Villa S. Ignazio a Trento, legato com’era da lunghi anni da un vincolo di amicizia e stima con prof. Renzo Francescotti, poeta, scrittore e organizzatore culturale, gli chiese quale iniziativa culturale poteva proporre, che fosse possibile ospitare dalla Istituzione dai Gesuiti, in un rapporto laico del tutto libero.
Francescotti gli propose dei corsi di poesia. La proposta fu accolta immediatamente e i corsi iniziarono: del tutto gratuiti, con un numero limitato a una ventina di iscritti, della durata di quattro mesi, con appuntamenti settimanali.
È cosi successo che questi corsi di poesia - unici nella nostra regione e forse anche ( con questa formula) in Italia - si siano regolarmente svolti, acquisendo in quasi venti anni apprezzamenti e notorietà, avendo «invitato» (non studiato scolasticamente) più di un centinaio di poeti di tutto il mondo e prodotto opuscoli di poesia creati dai corsisti.
Il primo obbiettivo di questi corsi è stato e rimane quello di imparare a riconoscere la poesia.
 
Il secondo - se esiste un certo talento - quello di scrivere in poesia. É così, successo, in tutto questi anni, che parecchi corsisti abbiano cominciato a scrivere poesie, si siano segnalati in concorsi e li abbiano vinti, abbiano scritto il loro primo libro di poesia e ne abbiano anche pubblicati altri.
È così accaduto che in tutti questi anni questo personaggio straordinario che è Padre Livio Passalacqua ci abbia sempre seguito e appoggiato, senza mai interferire, abbia partecipato alla nostra finale Festa della Poesia, assieme alla sua fida collaboratrice Giuseppina, intervenendo con sensibilità e intelligenza a conforto dell’iniziativa.
 
Nei giorni scorsi abbiamo appreso dai giornali che la comunità dei quattro padri gesuiti di Villa S. Ignazio sarà prossimamente smobilitata e trasferita altrove.
Sarà una storica perdita per la città di Trento, dopo oltre quattro secoli di presenza dei Gesuiti nella città.
Padre Livio Passalacqua, triestino, personalità di grande rilievo giunto nella nostra città più di oltre mezzo scolo fa per rifondare e reinventare Villa S. Ignazio, trasformandola in una Fondazione che annovera una quindicina di Associazioni con diverse funzioni; intellettuale a cui sono stati dedicati e documentari e articoli, perfettamente lucido e attivo con presenze, collegamenti, scritti (Vita Trentina) ecc. è tuttavia un uomo di 92 anni.
Sradicare un uomo di questa età da quella che è una casa, un’Istituzione in gran parte ideata ed edificata da lui ci sembra un’autentica crudeltà mentale. Con il nostra totale appoggio ci auguriamo che sul suo trasferimento in un’ altra città ci sia un ripensamento.
 
Il conduttore e del Corso di Poesia di Villa S. Ignazio prof. Renzo Francescotti e i corsisti