Dorigatti al convegno dell'associazione Vittime di guerra
Nelle parole del Presidente la memoria, antidoto quotidiano contro il conflitto
L'importanza della memoria quotidiana come un potente antidoto contro ogni conflitto è stata richiamata dal Presidente del Consiglio provinciale Bruno Dorigatti intervenuto in apertura della giornata organizzata oggi dall’Associazione nazionale Vittime civili di guerra nella sala Don Guetti della Federazione, in occasione dei 70 anni dalla fine del secondo conflitto mondiale.
Dorigatti ha ricordato in modo particolare i costi umani e le vittime civili della guerra, «i veri ostaggi di ogni scontro, ostaggi inconsapevoli, inermi e indifesi».
Il ricordo assume un significato cruciale soprattutto per le nuove generazioni, affinché valori come la pace e la solidarietà non vadano perduti e, sopratutto, non siano dati per scontati.
Per questo diventano preziose le testimonianze e il lavoro di associazioni come quella delle Vittime di guerra, a maggior ragione in un momento come quello attuale, in cui il conflitto «segna ancora profondamente il nostro cammino».
Dorigatti ha chiuso il proprio intervento citando una frase di Martin Luther King, utile alla riflessione in questa giornata e in questo momento storico, in cui la crudeltà e la resistenza al dialogo sono tristemente all’ordine del giorno: «abbiamo imparato a volare come gli uccelli, a nuotare come pesci, ma non abbiamo ancora imparato la semplice arte di vivere insieme come fratelli».
Accanto a Dorigatti hanno preso parte all’avvio di questa giornata di riflessione Giuseppe Ferrandi, direttore della Fondazione Museo Storico del Trentino, Alberto Robol, reggente della Fondazione Opera Campana dei Caduti e Sara Ferrari, Assessora della provincia autonoma di Trento. Ha coordinato i lavori il Presidente dell'Associazione Vittime civili di Guerra Giuseppe Ticò.